Quando e come lo "zero" assunse la dignità di numero? Come e da chi la "Santa Casa di Nazareth" fu trasportata e ricostruita a Loreto? Per quali strade il "Velo della Veronica" giunse a Roma, prima di essere poi portato a Manoppello? Che fine ha fatto l'oro che i Templari hanno salvato dalla caduta di Acri? Quale fu l'occasione che indusse Celestino V ad istituire la "Perdonanza"? Chi o che cosa scatenò la distruzione di Lucera? La risposta a queste domande è parte integrante della vita di Ruggero Da Flor, qui reinterpretata alla luce delle sintetiche e scarse notizie storiche fornite da Mario Veronesi. La narrazione - ambientata, tra la fine del XIII secolo e l'inizio del XIV, in Germania, Italia, Terrasanta e bacino del Mediterraneo, ed incentrata sulle origini, la vita e le avventure di Ruggero Da Flor - offre un ampio, variegato e colorito affresco dei costumi, della società, della vita dei popoli del bacino mediterraneo e dei potenti dell'epoca. Avendo come fulcro la battaglia di Tagliacozzo in cui muore il falconiere di Corradino di Svevia, padre di Ruggero, il racconto parte dall'infanzia del protagonista.
Nuovo e innovativo; intrigante e avvincente. Storia e vita si fondono e coinvolgono il lettore trasportandolo nel XIII secolo e rendendolo spettatore in prima fila delle vicende dell'epoca, compagno di viaggio e di avventura di Ruggero da Flor e dei suoi tanti amici e nemici, in contatto diretto costante e vivo con i grandi personaggi di quegli anni.
Fervida fantasia e rigore storico si intrecciano senza mai annoiare.
E lo sguardo di Ruggero, dalla bellissima copertina di Cinzia Gentile, invita ad andare avanti fino all'ultima parola: "salvezza".
Giuseppe Cuminatto - 26/11/2013 14:31