Da un decennio, il settore bancario europeo e attraversato da tensioni sismiche multidirezionali: le crisi dei mercati finanziari e del debito sovrano, l'impatto dell'innovazione tecnologica sulla competitivita dell'industria e l'esigenza di allineare il funzionamento dell'intermediazione finanziaria agli obiettivi di sostenibilita ambientale. Al mutamento strutturale del mercato bancario, il legislatore europeo ha risposto nel 2014 con una riforma istituzionale che ha ridisegnato in chiave sovranazionale il quadro regolamentare della vigilanza bancaria: il Meccanismo di Vigilanza Unico. In questo volume gli autori esaminano il ruolo fondamentale, la cospicua discrezionalita e i poteri ispettivi e sanzionatori nei confronti degli enti creditizi che vengono assegnati alla BCE all'interno del Meccanismo di Vigilanza Unico. Al contempo, permangono alcuni poteri e prerogative spettanti alle autorita nazionali competenti, che continuano a svolgere una funzione integrata nella vigilanza europea. Sullo sfondo emerge una domanda: che ruolo giochera la nuova vigilanza europea, basata su un sinergetico raccordo di funzioni tra la BCE e le autorita di vigilanza nazionali, nel percorso della futura evoluzione della banca? Un'analisi lucida, competente ed esaustiva della complessa questione della gestione delle banche nell'eurozona, per comprenderne il funzionamento e ipotizzare scenari futuri.