Un memoir gastronomico-letterario dove cucina e scrittura siedono alla stessa tavola.Il gusto di una vita è un piccolo, saporito romanzo di formazione, fatto di struffoli e sanguinacci, carciofi arrostiti e paste cresciute, crocché di patate e merende notturne. Un viaggio esistenziale dove ogni lettore può riconoscere i gusti della propria esistenza. Perché, al di là della geografia e della storia personale, la memoria si scompagina e si ricompone per tutti allo stesso modo, in un'unica grande commedia umana.In queste pagine Iaia Caputo intreccia le due grandi passioni di una vita raccontando attraverso il cibo assaporato, azzannato, rifiutato, gustato, cucinato, condiviso il dispiegarsi dei suoi anni, e insieme quelli di un'intera generazione. Ecco dunque un'infanzia anni Sessanta a Posillipo, scandita da riti e divieti, da regole e felici solitudini, da grandi letture e un sentimento di sostanziale "inappartenenza" che la spingerà a "scavalcare impaziente i recinti per correre sempre più avanti". Una giovinezza improntata alla passione politica, condita da arancini afferrati al volo per strada e interminabili riunioni alla nicotina. E, infine, una maturità milanese, laboriosa e inquieta, dove la "guantiera di paste" non è che una copia sbiadita di quella che fu.