Esiste un libro, scritto su un quaderno a quadretti da una bambina di otto anni e mezzo, che può riempire la vita delle persone che hanno la fortuna di sfogliarlo: una maestra elementare in pensione, erede di una grande famiglia napoletana; il marito, cultore della tradizione, conoscitore di riti etruschi e testi sanscriti; e il narratore che ascolta le loro storie, mentitore incallito e preda di una curiosa malattia del sonno. La bambina che ha scritto il libro è scomparsa nel nulla, forse perché il padre è il testimone-chiave di un'inchiesta sulla camorra, forse perché appartiene a uno strano popolo migrante... Ma il vero mistero da svelare è quello della gioia perpetua che il libro non solo contiene, ma riesce a comunicare: anche ai lettori di questo romanzo che seduce e commuove.
Emanuele Trevi, figlio di genitori psicoterapeuti, ha fatto il suo ingresso nel mondo della scrittura nel 2003 con il romanzo "I cani del nulla", pubblicato da Einaudi. Direttore creativo alla Fazi editore e curatore di diverse opere, ha anche collaborato alla pubblicazione di scritti di autori come Giacomo Leopardi, Emilio Salgari, John Fante e altri.
La sua carriera letteraria è stata contrassegnata da numerosi successi, tra cui la nomination al Premio Strega nel 2012 con "Qualcosa di scritto", che ha ottenuto anche il Premio Boccaccio. Ha