Una notte, la giovane Myra Driscoll scappa di casa per sposare in segreto Oswald Henshawe, rinunciando così a una cospicua eredità. Un atto romantico, da cui ci si attenderebbe un proseguo altrettanto pregno di emozioni. E tuttavia, non è semplice permeare di straordinarietà una vita intera, senza essere in qualche modo consumati dalle numerose avversità che la vita ci pone innanzi. "L'alba è il tempo del perdono. Quando la prima striscia di luce, fredda e splendente, compare sull'acqua è come se tutti i nostri peccati venissero sanati e il cielo si piegasse sulla terra, baciandola per renderla redenta".
L'autrice indaga i mille risvolti dell'animo umano, mostrandoci una figura ambigua e tormentata, capace di clamorose rinunce, ma non di adeguarsi a una quotidianità semplice, godendo di una felicità che, pur essendo alla portata di molti, non per questo è meno reale. Willa Cather (1873 1947) autrice americana vincitrice del Premio Pulitzer nel 1923, con il romanzo Uno dei nostri (1922), ha pubblicato diverse opere, tra cui Pionieri (1913), La mia Antonia (1918) e Una signora perduta (1923).