Rampollo di una ricca famiglia di Istanbul, Kemal sta per fidanzarsi con l'altolocata Sibel. Tutto sembra filare per il verso giusto, ma Kemal si innamora perdutamente della giovane e bellissima Fusun, una sua cugina appartenente al ramo povero della famiglia. Fra i due ha inizio una relazione eroticamente molto intensa, che travalica le leggi morali della Turchia degli anni Settanta. Ma i valori tradizionali (e l'opportunismo) hanno la meglio: Kemal si fidanza con Sibel pensando di continuare comunque la relazione con l'amante povera. Però Fusun scompare e lui cade in una forte depressione, si ritrae dal suo ambiente e si rifugia nell'appartamento in cui era solito incontrarla. Dopo un anno di sofferenze i due si ritrovano: la ragazza si è ormai sposata con uno sceneggiatore. Kemal non si da per vinto: fonda una società per finanziare il debutto cinematografico del marito, va con la coppia sul Bosforo a vedere film sentimentali nei cinema all'aperto. E, soprattutto, diventa un loro ospite fisso: in otto anni cena con Fusun e il marito mediamente quattro volte la settimana. Quasi tutti intuiscono cosa nascondano quelle visite, ma nessuno dice niente, un po' per interesse, un po' per senso dell'onore, e poi la stessa Fusun ha un comportamento ineccepibile. Durante questi otto anni la Turchia vive una fase di grandi tensioni politiche che culminano nel colpo di Stato del 1980 (per Kemal un'autentica iattura: deve abbreviare le visite a causa del coprifuoco).
L'opera è incentrata sul tema dell'ossessione, nata da una profonda ingenuità, e delle sue estreme conseguenze. Riprende il tema dell'importanza del ricordo tanto caro a Eco; fornisce inoltre svariate spiegazioni sul perché le persone si comportino in certi modi in campo sentimentale nella Turchia (1975-1985). Estremamente lento lo svolgimento.
Il museo dell'innocenza
mon.par - 22/05/2013 16:06
4/
5
Libro complesso, faticoso in alcune sue parti, ma profondo e ottimamente scritto. Mi è piaciuto
Il museo dell'innocenza
Anonimo - 27/08/2010 14:59
2/
5
Affascinante come l'autore riesca a farti vivere la situazione della Turchia di inizio anni 80, ma anche se di grande talento è difficile non trovare noiose alcune infinite e ridondanti descrizioni. Peccato per queste lungaggini che fanno risultare difficoltosa la lettura di un romanzo con una trama ben organizzata.
trivia75 - 19/01/2018 16:53
mon.par - 22/05/2013 16:06
Anonimo - 27/08/2010 14:59