Sono passati trentatré anni da quando Monica Ferreri, una bambina, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, quasi tutti l'hanno dimenticata. È una misteriosa lettera, scritta da Monica la sera prima di sparire e ritrovata oggi, a risvegliare l'inquietudine di un mistero mai risolto. A riceverla è Bruno Jordan, cronista di successo della rivista Krimen, quarantenne in crisi e, tanto tempo prima, compagno di scuola e amico speciale di Monica.
Quella lettera rappresenta il pretesto che serve a Jordan per allontanarsi da Milano, da una redazione dove si sente soffocare, dall'ennesima fidanzata che lo ha lasciato in malo modo e, soprattutto, dalle minacce di alcuni malavitosi che lo hanno preso di mira a causa di una delle sue inchieste scomode.
Con l'aiuto di Costanza Piras, giovane ma risoluta donna maresciallo, Jordan ritorna sui luoghi dell'infanzia per indagare sulla fine di Monica. E più va a fondo, più quello che scopre si fa spaventoso, facendogli capire troppo tardi che il passato è come una bestia feroce che forse sarebbe meglio non risvegliare.
Cari Lettori, vi consiglio di leggere questo libro. Perché?
Semplice, è un thriller desordio (di genere, lautore è già famoso in altri campi letterari) che vi lascerà sorpresi.
È una lettura scorrevole che ti fa entrare nella storia senza fatica e poi esplode nel convulso finale che di sicuro lascerà senza fiato. Lambientazione è nel passato (30 anni fa) ma anche nel presente, presente che è cupo e grigio con una neve fastidiosa che ricopre tutto e tutti confondendo anche le poche tracce che il protagonista Bruno Jordan si troverà a seguire.
Non vi dico altro perché il bello dei libri è leggerli non raccontarli
Alan
alice marzola - 07/03/2015 10:31