Un'ombra cupa si stende sull'infanzia di Harriet Cleve, che cresce con la famiglia in una cittadina del Mississippi: è l'omicidio, senza colpevoli, del fratello Robin, impiccato a un albero del giardino quando lei era appena nata. Quella tragedia ha segnato tutta la famiglia, che non è più riuscita a superare il dolore. Per Harriet, Robin è il "piccolo amico", il legame con un passato felice che lei conosce solo attraverso le fotografie, i ricordi, i racconti dei familiari. Così, nell'estate in cui compie dodici anni, decide di scoprire l'assassino del fratello e di compiere la sua vendetta.
Difficile trovare un libro più noioso ; mi sembra di essere alle medie, quando , pur di scrivere un tema lungo , si finiva per arricchirlo con frasi che non c'entravano nulla col testo. Ma in quel caso si trattava di frasi e non di centinaia di pagine... Complimenti a questa "GRANDE" scrittrice !
Il piccolo amico
Anonimo - 18/07/2006 17:56
3/
5
Più che la storia in sè, è molto affascinante la caratterizzazione della piccola Hariett, la bambina che tutti avremmo voluto essere o che siamo stati. L'omicidio iniziale del fratello crea una certa suspence che però non viene appagata... (ma che è la forza che spinge ad andare avanti nella lettura). E' il classico libro da prendere in biblioteca, non c'è motivo di averlo nella propria libreria personale.
Il piccolo amico
Renato Di Lorenzo - 12/09/2005 07:48
3/
5
Buono, ma non c'era bisogno di scrivere quasi settecento pagine. Il mio editor me ne avrebbe tagliato senza pietà un buon terzo. Ci sono lunghe divagazioni che allentano la tensione: less is more.
Anche il tentativo di collocarlo nel solco degli scrittori del sud non è credibile. Però buono: una bella lettura piena del mistero dell'adolescenza.
Anonimo - 18/10/2012 09:44
Anonimo - 18/07/2006 17:56
Renato Di Lorenzo - 12/09/2005 07:48