«Uno principe pertanto debbe consigliarsi sempre, ma quando lui vuole e non quando altri vuole: anzi debbe tòrre animo a ciascuno di consigliarlo di alcuna cosa, se non gliene domanda; ma lui debbe bene essere largo domandatore, e di poi, circa alle cose domandate, paziente auditore del vero: anzi, intendendo che alcuno per alcuno rispetto non gliele dica, turbarsene.»