Josef K. condannato a morte per una colpa inesistente è vittima del suo tempo. Sostiene interrogatori, cerca avvocati e testimoni soltanto per riuscire a giustificare il suo delitto di "esistere". Ma come sempre avviene nella prosa di Kafka, la concretezza incisiva delle situazioni produce, su personaggi assolutamente astratti, il dispiegarsi di una tragedia di portata cosmica. E allora tribunale è il mondo stesso, tutto quello che esiste al di fuori di Josef K. è processo: non resta che attendere l'esecuzione di una condanna da altri pronunciata.
L'incompiuto di Kafka. Alla sua morte lasciò disposizioni affinché il questo racconto venisse distrutto e mai pubblicato. Per fortuna non fu così, ed oggi possiamo goderne tutti. Il libro segue la linea surreale che è prerogativa di Kafka (come nella metamorfosi) l'ambientazione è reale ma il personaggio si trova a fronteggiare situazioni reali ma al limite dell'incredibile. Per chi non si ferma alla lettura ma riesce a cogliere i messaggi tra le righe questo è un grande libro ricco di significati e di opinioni sulla vita sulla politica sulla giustizia. Consigliato
Il processo
Anonimo - 24/03/2008 12:25
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Uno dei libri più brutti che abbia mai letto! Mai più Kafka!
Anonimo - 21/09/2008 01:07
Anonimo - 24/03/2008 12:25