Il maresciallo Morra si muove da re nel suo piccolo regno di Roccacupa, un paesino sugli Appennini tosco-emiliani. Conosce tutto di tutti, gestisce vizi o piccoli crimini, addirittura chiude un occhio per un giro di prostituzione "perché qualche marito che si sfoga, toglie tensione al matrimonio". E ora che il Natale è vicino, non vuole rotture di sorta. Ma un ragazzo scomparso, figlio di una proprietaria di una clinica poco distante e sua vecchia conoscenza, e il ritrovamento di un cadavere rompono quella quiete costruita nel tempo. Sarà l'arrivo del tenente Sandra Pianigiani a sconvolgere la vita di Morra e Roccacupa e a scoprire segreti sepolti nell'abbondante neve scesa nella notte della Vigilia... perché il Natale non porta solo doni e si tinge comunque di rosso.
-Ho ricevuto questo libro dall'editore in cambio di una recensione onesta.-
Scrivo questa recensione al contrario, partendo da ciò che più mi ha colpito di questo romanzo, a differenza di come faccio normalmente dove questo è lultimo punto di cui parlo.
La scelta di fare questo cambiamento è dovuta al fatto che la cosa che ho apprezzato di più del libro è stata la complessità con cui i personaggi sono stati inseriti nei loro contesti, nel contesto gli uni con gli altri e nel contesto della storia stessa, creando una rete capace di rendere la storia davvero tanto interessante.
La scoperta di un cadavere obbliga il maresciallo Morra a rompere la quiete per indagare a fondo e scavare nella neve natalizia che nel tempo ha coperto i segreti di un calmo paese di montagna.
Cosa nascondono i cittadini e quanto a fondo si spingono i loro segreti? Chi davvero cè dietro tutto?
La storia in cui il protagonista si troverà a dover indagare farà venire alla luce tanti scenari e gli permetterà di scavare nel passato e nel presente di persone insospettabili.
Asia Paglino - 30/10/2020 18:03