Dopo il successo de "L'albero dei giannizzeri", un nuovo thriller storico impeccabile. Tra società segrete, misteriosi libri antichi e reliquie trafugate, Yashim, il detective eunuco indaga sul complotto che attanaglia
la città imperiale. E che si rivela una diabolica trappola... Istanbul, 1838. Mentre il sultano Mahmut II, dopo aver modernizzato l'Impero, giace morente nel suo palazzo affacciato sul Bosforo, in città si diffondono
voci e allarmi. La comunità greca è in subbuglio per l'arrivo inatteso di un archeologo francese alla ricerca di un antico tesoro bizantino. Specie dopo che il cadavere mutilato dell'archeologo viene rinvenuto davanti all'ambasciata francese. E il detective Yashim, proprio colui che aveva brillantemente risolto il caso dei giannizzeri, risulta essere il massimo sospettato per l'omicidio... Una storia avvincente, un viaggio nel tempo e nello spazio alla volta dell'antica capitale ottomana, tra le preghiere dai minareti, il vociare dei mercati, le guglie lucenti, i caicchi sul Bosforo.
Davvero intrigante la seconda avventura di Yashim. Storia e fantasia si mescolano perfettamente nei personaggi ben delineati e nella trama avvincente. Per chi ama il giallo tinto con il fascino dell'oriente.
Il serpente di pietra
Anonimo - 22/06/2008 22:40
3/
5
L'albero dei giannizzeri mi era moderatamente piaciuto; Il serpente di pietra mi ha preso molto di più. Goodwin è maturato anche se alcune scene alla Indiana Jones non mi sono sembrate nello stile del protagonista Yashim. L'atmosfera è bella, la trama un po' complessa ma avvincente ed io l'ho letto d'un fiato.
Anonimo - 16/08/2008 17:36
Anonimo - 22/06/2008 22:40