Inghilterra, XIX secolo
L'esimio professor Horace Leonard Hauserworth è un'eminenza grigia nel mondo accademico londinese. Dopo anni di studi, costanza e abnegazione è riuscito a dimostrare il famoso Teorema di Schaffhausen, un teorema che nemmeno i migliori cervelli del mondo matematico erano mai riusciti a dimostrare.
Clarissa Russell è la figlia del reverendo di Miltonfort, piccola cittadina ai margini della contea di Brambyshire. Intelligente, determinata, ribelle ma, soprattutto, amante della matematica anche se, per convenzione sociale, la materia dovrebbe essere ad esclusivo appannaggio degli uomini.
Clarissa, nonostante tutto, non intende rinunciare alla sua passione, tanto da arrivare ad abbonarsi alla prestigiosa rivista Gazzetta della Matematica ricorrendo a un piccolo trucco. Come non ha intenzione di rinunciare alla possibilità di sbugiardare l'esimio e pomposo professor Hauserworth dichiarando che, al contrario di quanto lui afferma, il Teorema di Schaffhausen non è dimostrabile. E intende farlo proprio durante la conferenza che lui ha indetto per esporre le proprie teorie.
Per realizzare il suo proposito, però, Clarissa deve presentarsi a Londra e partecipare alla conferenza. Un'impresa che apparirebbe impossibile a chiunque ma non a lei, per nulla intenzionata a farsi fermare dall'insignificante inconveniente di appartenere al sesso ritenuto quello sbagliato... così il suo vulcanico cervello studia una strategia ricorrendo a un fantasioso inganno che porterà lei e la cugina Virginia, involontariamente coinvolta, non solo nella tentacolare Londra ma anche a percorrere una strada impervia, forse pericolosa e decisamente sconosciuta ma che farà palpitare i loro cuori...