L'edizione parigina del Candelaio segna l'inizio della storia francese della commedia che Giordano Bruno pubblica in Francia. Delineare la fisionomia dei suoi primi lettori d'Oltralpe è il punto di partenza di un libro che raccoglie in più percorsi le tracce sparse del Candelaio, dalla Parigi dell'esilio bruniano alla seconda metà del Seicento francese. La commedia è presente nell'ambito di biblioteche e collezioni private ed è oggetto di diverse e anonime traduzioni. Audace modello di rottura e sovversione, stimolo di modernità linguistica e speculativa, il Candelaio diventa, in epoca barocca, uno spettacolo da riportare in scena e, riadattato, contribuisce all'affermazione teatrale dei Modernes. Con Cyrano de Bergerac, negli anni Cinquanta del Seicento, il Candelaio torna a essere un modello di dissonanza strutturale oltre che tematica, una lezione di scomposizione che rinnega dall'interno le certezze della commedia e irrigidisce tragicamente la comicità dei suoi protagonisti. In appendice, l'edizione critica del manoscritto Candelaio, la prima traduzione francese della pièce di Giordano Bruno.