Solo il Filosofo Ignoto, in arte Guido Ceronetti, poteva fondare "Insetti senza frontiere", un'"associazione senza fini di lucro" in difesa della "libertà di pungere" e per la tutela degli insetti, se necessario a scapito del sopravvalutato, e in ogni caso sovrabbondante, genere umano. In questo straordinario, singolarissimo libro, che ne costituisce il manifesto e il programma, Ceronetti riprende il suo instancabile pellegrinaggio verso i luoghi che esplora da sempre - il corpo, la morte, il crimine, ma anche le fotografie, i versi di poeti lontanissimi, i dipinti, e ancora i giornali, le città, le librerie - unendo alle aspre certezze dell'aforista ("Alla luce del Tragico il mondo non è inesplicabile") i trucchi di un venditore di almanacchi, che intende girare "fiere, supermercati e suk" e proporre una nuova forma di intrattenimento, o di terapia, popolare: l'ascolto personalizzato di "ronzii d'alveare, cori delle cicale, cantare dei grilli".
Uno straordinario libro di filosofia, scritto in forma aforistica. Ceronetti da subito ci vuole mostrare, elogiando gli insetti e criticando gli uomini, il suo essere "anti-umano". Ci invita ad apprezzare la filosofia e l'arte (nelle sue forme di scrittura, pittura, teatro, ecc) come unici barlumi di luce in una società in cui tutti collaborano attivamente al sostentamento dell'ordine del male e in cui la sofferenza dei pochi "angeli feriti" non interessa a nessuno. Per questo motivo Ceronetti "necessita di sublime" e preferisce ricercarlo appunto, nel brusio degli insetti.
emidio95 - 14/03/2015 20:09