La felicità è benefica per il corpo ma solo il dolore sarà in grado di sviluppare i poteri della mente. Gianni Tunda, l¿intagliatore, lo capirà muovendosi in un¿Italia d¿inizio `800, un¿Italia sulla strada dell¿unificazione. E sviluppare i poteri della mente vorrà dire arrendersi alla voce del proprio cuore, a quell¿Amore che conosce ragioni che la ragione non conosce. E sarà attraverso il proprio estro che l¿intagliatore lo inseguirà. Comprenderà che l¿amare e l¿essere amati non è un qualcosa che capita, ma è un¿arte creativa che si cerca di portare avanti in un¿infinità di modi. Il bisogno d¿amore verrà appagato quando sarà realmente intenzionato a imparare il modo migliore per donare se stesso. Per Gianni Tunda questo si sintetizzerà nell¿essere utile agli altri, metabolizzando i fallimenti in possibilità di crescita, accettando il fatto che qualsiasi cosa gli impedisca di crescere non dovrà essere assolutamente difesa. Il non essere amati sarà allora una semplice e temporanea sfortuna. Lui lotterà per evitare la vera disgrazia, ossia il non riuscire ad amare.