Israele 2023, rovente clima di guerra

Tra israeliani e palestinesi non c'è mai stato un clima sereno.

Queste popolazioni di antica origine risiedono in territori strettamente confinanti nell'area medio orientale della Terra.

Gli israeliani riconoscono lo stato di Israele come patria, da quando è stato fondato nel lontano 1948.

I palestinesi, costretti da allora a vivere sparsi in zone ristrette della striscia di Gaza, vorrebbero soprattutto la creazione ed il riconoscimento di un loro stato indipendente da Israele, che non vuole cedere il passo.

Tra i due contendenti non corre buon sangue e il clima in quella area particolare è sempre stato piuttosto caldo, talvolta rovente come nel corso di questo ultimo periodo.

Il 7 ottobre, con una mossa quasi inaspettata, il gruppo terroristico Hamas ha sferrato un violento attacco militare(soprattutto tramite lancio di missili) nel territorio di Israele, colpendo non solo l'esercito avversario ma anche civili inermi e innocenti.

Durante questa azione i terroristi hanno invaso diversi kibbutz israeliani, trucidando i presenti , senza pietà di bambini, donne e anziani.

Questi commando poi hanno fatto oltre 200 prigionieri, in seguito trasportati in un'area nei pressi di Gaza.

La risposta israeliana non si è fatta tardare con l'esecuzione di intensi e violenti attacchi aerei e bombardamenti diretti sui territori palestinesi che hanno causato migliaia di morti e feriti.

L'evento più estremo e recente è stata una esplosione avvenuta il 17 ottobre nei pressi dell'ospedale di Gaza, che ha causato centinaia di morti e feriti soprattutto tra i pazienti che erano ricoverati e il personale sanitario.

L'origine della violenta deflagrazione non è chiara: si parla di un missile sfuggito al controllo o di una bomba.

I due contendenti(Hamas e lo stato di Israele)subito si sono accusati a vicenda.

Il presidente americano Biden, venuto di persona in Israele per un incontro diretto con il premier Netanyahu al fine di confermare l'appoggio degli Usa in questo conflitto , ha puntato il dito su Hamas, basandosi su prove fornite dal Pentagono.

Non si sa ancora quale è stata con esattezza la causa della esplosione e ci vorrà probabilmente del tempo per ricostruire il corso degli eventi per risalire alla verità e capire chi è stato responsabile del tragico evento.

Il clima comunque da quelle parti si è surriscaldato diventando rovente e non è semplice fare previsioni sulle possibili evoluzioni.

Il conflitto, per il gioco di alleanze, coperture e intese di vario tipo , rischia di coinvolgere con un effetto domino diversi altri paesi vicini e lontani da quell'area .

Lo spettro di una terza guerra mondiale, in seguito al'eventuale possibile coinvolgimento nella guerra di qualche super potenza per l'azione di qualche folle non sembra lontano e le conseguenze possono essere molto pesanti per tutti.

Il tema è quindi di grande importanza.

Fabio Basile, medico in pensione, già autore di "Ucraina, atto secondo", da alcuni anni svolge anche l'attività di scrittore indipendente, soprattutto nel settore delle guide pratiche dedicate a svariati argomenti, fra cui diverse di tipo turistico dedicate all'Italia, alle sue bellezze ed unicità.

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