Alzi la mano chi non ha mai pensato di andare via, lasciare l'Italia, mollare un paese in un declino forse irreversibile e cercare altrove le opportunità, il lavoro, la felicità. Caterina Soffici lo ha fatto: dopo aver denunciato l'Italia del maschilismo strisciante e trionfante nel libro "Ma le donne no", si è trasferita a Londra. E ha scoperto cosa significa veramente vivere in un paese che sembra possedere tutto quello che a noi manca: serietà, organizzazione, buona educazione, apertura verso il mondo e chi più ne ha più ne metta. Mescolando antropologia metropolitana, fatti di cronaca e storie di vita, Caterina Soffici racconta con ironia e autoironia la sua esperienza londinese: dalle vecchiette dell'associazione di quartiere alle mamme alfa in cerca della scuola migliore per il figlio, dalla vitalità dei quartieri alla moda che attrae giovani creativi da tutto il mondo alla fedeltà immutabile a regole e procedure che a volte sfocia nell'ottusità. Impossibile non chiedersi quale paese sia meglio e perché: un dibattito in cui intervengono vicini di casa inglesi, amici italiani e negozianti bengalesi, ma anche Enzo Biagi, Niccolò Machiavelli e Luigi Barzini, con una conclusione (speriamo) provvisoria: "Londra non è meglio dell'Italia. Ma a Londra io ho trovato la banalità della normalità. Qui si può finalmente uscire dall'emergenza continua, qui si può vivere normalmente. Ecco perché a Londra si vive peggio ma si sta meglio. Perché è un posto normale. È l'Italia a non esserlo più".
Italia yes Italia no. Che cosa capisci del nostro paese quando vai a vivere a Londra.
Ketty - 19/07/2014 18:25
3/
5
Di questo libro mi è piaciuto leggere il confronto diretto, fatto dall'autrice, tra l'Italia e Londra. Nelle prime pagine in modo spensierato vengono raccontate le piccole differenze di tutti i giorni, che noi diamo per scontate e soltanto leggendole ci accorgiamo di quanto siano invece legate al Paese in cui vivi. Poi vieni catapultato nelle differenze colossali tra la nostra burocrazia e l'efficenza degli inglesi, tra il nostro malcontento davanti alla legge che non esiste al loro pretendere e lottare perchè da loro esista e funzioni. Realistico ma sapete una cosa? Dopo averlo letto amerete l'Italia per quanto disastrosa e non avrete più voglia di andare a Londra! :-)
Italia yes Italia no. Che cosa capisci del nostro paese quando vai a vivere a Londra.
Maria Loiero - 16/03/2014 20:27
4/
5
Devo confessare che quando a Radio24 ho sentito del libro, l'ho subito acquistato per il mio kobo: sono stata attirata perchè mio figlio da settembre lavora in UK. Quanto ho gradito quell'affermazione iniziale sul"desiderio di vita normale" senza angosce da tasse, discoccupazioni, Berlusconismi vari, senza lamentele e proteste continue alla posta, alla stazione, al bar dove almeno una volta si stava tranquilli parlando solo di calcio!!!! L'Italia (forse) rimane nel cuore, c'è la famiglia, ci sono i ricordi, ma per i nostri giovani là è la vita. L'autrice ha raccontato cose di vita comune e forse chi non è là o non è stato là, crede che siano storie e comincerà a parlare di "sole/mare/pizza...", ma il confronto è quanto mai chiaro, intelligente, sentito e... purtroppo veritiero. Buona lettura.
Ketty - 19/07/2014 18:25
Maria Loiero - 16/03/2014 20:27