Pubblicato in occasione dell'anno mozartiano, questo romanzo è un thriller storico che narra intrighi, opere e amori di poeti italiani e di musicisti attivi presso la corte di Vienna alla fine del Settecento. Gelosie e vendette divisero in particolare due straordinari librettisti, Giovan Battista Casti e Lorenzo Da Ponte, che si contesero per anni il posto di poeta imperiale lasciato libero dalla morte di Metastasio. Casti e Da Ponte ne ordirono di tutti i colori, odiandosi, vendicandosi, mandandosi messaggi sibillini anche attraverso le opere liriche composte da Antonio Salieri e Wolfgang Amadeus Mozart. Ebbero entrambi successi e insuccessi, vennero entrambi scacciati da Vienna finché, quando tutto sembrava finito a causa della guerra contro i turchi, i loro destini si riunirono imprevedibilmente. Questo libro, basato su documenti storici, è anche una biografia del poeta Giovan Battista Casti e fornisce un'interpretazione inedita del suo poema più famoso, "Gli animali parlanti", le cui sestine fanno da incipit ai capitoli del romanzo (introdotti da immagini dell'epoca dei protagonisti). Questo romanzo offre inoltre una lettura inedita delle opere liriche di Mozart e Salieri, ed è una metafora del destino a cui portano l'invidia e la gelosia tra gli uomini.