Jean è uno scrittore di successo, arrogante, presuntuoso e impulsivo, che odia i perbenisti e non ha peli sulla lingua. Tuttavia, come tutti noi, a dispetto di quanto il suo carattere schivo possa suggerire, è molto legato agli affetti che reputa importanti, e non sopporta l'idea di lasciarli uscire dalla sua vita. Consapevole dei suoi limiti e dei suoi errori, non cerca autocommiserazione. Dopo essersi ritrovato in situazioni che lo hanno allontanato da tutti, però, decide di ripercorrere gli eventi e di mettere a nudo le sue emozioni in un profondo flusso di coscienza, con lo scopo di tracciare un confine tra un prima e un dopo, così da spendere le proprie energie in maniera diversa, acquisire coraggio e tornare a vivere. Lo deve a se stesso, a sua moglie Bianca, e al futuro che li aspetta.
Da leggere tutto dun fiato! Il romanzo di questo giovane autore mi ha colpito positivamente. Una fotografia delle inquietudini ed angosce dei trentenni come me, figli di una società libera e fluida. La storia, raccontata attraverso un flusso di coscienza del protagonista, Jean, gira intorno al passato ed al suo impatto sul presente (e futuro). Può il passato, essere così presente nel presente? E giusto restare attaccati ai ricordi incompiuti del passato facendosi influenzare negativamente nel presente, fino al punto di distruggerlo, compromettendo il nostro futuro? Questo tema spinoso è affrontato dallautore attraverso pensieri acuti, dialoghi profondi, luoghi evocativi e due donne: Bianca e Selene. Riuscirà Jean a scacciare i fantasmi del passato e trovare il suo posto nel mondo e nel presente?
daam93 - 19/09/2022 11:02