Il libro è la ricostruzione, dolorosa e tragica, del disastro accaduto in Acerenza, il 14 maggio 1901, quando una imponente frana, trascinò a valle una parte del centro antico del paese, causando la morte di tante persone e la distruzione di diverse abitazioni. L'autore attraverso la descrizione dettagliata degli eventi narrati, con uno stile quasi di un documentario cinematografico, accompagna il lettore nel dramma dei protagonisti che diventano, loro malgrado, personaggi di una sorte avversa o di proprie virtù. L'opera toglie dall'oblio, presentandolo al lettore, una vicenda da tempo dimenticata e rimossa dalla memoria collettiva.