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Mi chiamo Emanuele Filiberto Graffagnini. Sono nato a Bologna il 10 Agosto 1952 e sono laureato in giurisprudenza. Dopo diverse esperienze di lavoro in campo professionale ed imprenditoriale ho deciso di cominciare a scrivere assecondando la passione che ho sempre nutrito per la letteratura e la voglia di raccontare. Vivo tra la mia città natale e la Romagna. Spesso,nelle vicende che narro, faccio riferimento a luoghi che sono facilmente riconoscibili per chi conosce quelle zone.
Tuttavia preferisco evitare di fare nomi per lasciare spazio alla fantasia del lettore che in tal modo è libero di costruire un mondo proprio in cui collocare i personaggi della storia. I miei punti di riferimento sono mia figlia Ilaria e Gabriella,la sua affascinante madre,con le quali vivo in una casa immersa nel verde nei pressi della città universitaria.
La vicenda prende le mosse da una serata organizzata da un gruppo di amici per festeggiare il compleanno di uno di loro nel modo più scontato e frequente tra i giovanotti della riviera:portandolo in un locale frequentato da ballerine praticamente nude e giovani straniere di moralità facile. Il protagonista,un giovane uomo anche se non più di primo pelo data l'età che compie,è ingenuo quasi come un adolescente. Ha poca esperienza della vita anche per essere stato viziato fin da piccolo da genitori anziani ed iperprotettivi. Insomma,rappresenta la vittima ideale per un'avventuriera. Tant'è vero che cade nella rete di una di queste al punto di finire per innamorarsene a prima vista proponendole immediatamente una convivenza,accettata senza esitazioni, che in breve si rivelerà molto problematica. Le ambiguità ed il carattere spigoloso di Nina,questo il nome della spogliarellista,faranno presto nascere in lui il sospetto che abbia una doppia vita inducendolo ad indagare fino a fargli scoprire,passo dopo passo,una realtà che non avrebbe mai potuto immaginare. Senza rendersene conto si troverà in situazioni rischiose convincendolo a cercare l'aiuto della polizia proprio nel momento in cui la sua vita correrà i pericoli più gravi. A quel punto emergerà la figura del commissario Terragna,un siciliano di vecchio stampo che pare uscito da una foto in bianco e nero degli anni sessanta.
D'aspetto magro e spigoloso come è frequente incontrare nella sua terra,abituato a fumare sigarette nazionali senza filtro,aiuterà il maturo ragazzone ad uscire dai guai prendendolo per mano e conducendolo fuori dal labirinto esistenziale in cui era stato spinto dalla passione per l'inquietante ballerina priva di principi morali. Alla fine davanti agli occhi dei due uomini,si schiuderà,come nel peggiore degli incubi,un mondo di personaggi senza scrupoli disposti a non tirarsi indietro davanti a nulla pur di realizzare le proprie meschine aspirazioni di guadagno,neppure se si trattasse di giovani vite indifese.

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