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L'Italia è come ben noto il Paese con il più vasto patrimonio storico-culturale al mondo. Chiese, edifici, sculture, dipinti, piazze e molto altro arricchiscono le nostre città e paesi rendendoli meta di turismo e di attrazione. Ma come vengono restaurate le opere del passato? La vulgata comune di Soprintendenze ed esperti del settore è di limitarsi a conservare e mantenere, senza interventi significativi. Giuseppe Gentili, in questo pregevole saggio, sostiene una tesi diversa, volta a un restauro della sensazione e dell'emozione. Un edificio antico, con tutti i documenti dell'epoca, le planimetrie, può essere restaurato nel suo spazio fisico, nella materia, nella forma, nel colore. Un rudere può essere riportato al suo antico splendore. Un tempio può persino prevedere la ricostruzione del suo tetto. Così, è convinto l'autore, non si produrranno dei falsi storici, ma si permetterà alle persone di avvicinarsi con maggiore consapevolezza al passato, suscitando delle emozioni che non lasceranno indifferenti. Lo stesso discorso vale per il paesaggio storico rurale, che deve essere tutelato e restaurato alla stessa maniera del patrimonio storico-architettonico. Il saggio di Giuseppe Gentili propone diversi esempi di successo restaurativo inerenti al territorio marchigiano, in cui sono stati rispettati l'opera e l'autore, ed è stata data nuova dignità a qualcosa che sarebbe rimasto senza significato. Un libro per tutti i restauratori desiderosi di spingersi oltre nella loro professione e di cambiare mentalità nell'approccio al restauro dei nostri beni.

Giuseppe Gentili è nato a Sarnano (MC) nel 1948. Ha conseguito la laurea in Architettura nel 1973, con una tesi sulla riforma sanitaria e architettura ospedaliera. Dal 1974 al 1977 ha partecipato alla progettazione Architettonica dell'Ospedale Generale di Yaounde, in Camerun, di 1200 posti letto, quale dipendente della Società C.O.I.M.A. di Roma. Contemporaneamente, per la stessa società camerunense, ha redatto il progetto di massima dell'Hotel Douala con le sue 1000 stanze, e una lottizzazione a Yaounde su 40 Ha. Nel 1977 ha collaborato alla progettazione di parte dell'area di Porto Cervo, Costa Smeralda in Sardegna, con l'arch. Figus. Dal 1977 al 1980 ha partecipato alla progettazione di nuovi allestimenti e restauro delle agenzie e sedi della Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania, con Michele Macina. Nel 1981 si è trasferito da Roma a Sarnano, in provincia di Macerata, dove tuttora risiede e lavora.

Dettagli down

Generi Arte Beni culturali e Fotografia » Beni culturali » Restauro e conservazione

Editore Gruppo Albatros Il Filo

Formato Ebook con Adobe DRM

Pubblicato 31/12/2022

Lingua Italiano

EAN-13 9788830675834

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