Vi è, secondo René Guénon, un messaggio esoterico dottrinale nascosto nei versi della Commedia di Dante Alighieri. Tale interpretazione fu proposta nel 1925 ne "L'ésotérisme de Dante", edito a Parigi per i tipi di Charles Bosse, illustrando in un affascinante puzzle intuitivo la moltitudine d'indizi che permetterebbero una lettura oggettivamente tiniziatica.
Questa proposta, che più volte è stato tentato di confutare o persino demolire, ha trovato seguito in altri importanti autori e persino dantisti d'eccellenza come Luigi Valli, fino a una serie considerevole di ricercatori meno noti. L'idea di un Dante confratello, esoterista e persino proto-massone non si è mai estinta e, nonostante i dubbi, sembra permettere la sintonia con una realtà più profonda: forse quella di un sospetto di matrice psicologica fondamentale.
Intuizione e indagine, malizia e credenza si alternano in questo libro di René Guénon, in cui il grande esoterista sostiene che la struttura stessa della Commedia rappresenti il percorso iniziatico tradizionale. Così l'Inferno è il mondo profano, il Purgatorio apre la questione delle prove iniziatiche-rituali, mentre nel Paradiso risederebbero infine gli Illuminati.