Chick Graham è un uomo comune. Come tanti reduci della seconda guerra mondiale, ha lottato per reinserirsi nella vita civile e in pochi anni ce l'ha fatta: è contitolare di una piccola società di contabilità a San Francisco, ha una villetta nei sobborghi della città, una bella moglie e un cane. Ma una sera come tante altre, rientrando a casa dopo il lavoro, trova 'se stesso' già installato nel salotto. La moglie e i cognati, per non parlare del suo 'doppio', lo trattano come un pericoloso impostore, e quando anche il suo cane non lo riconosce e gli si rivolta contro, lo shock si trasforma in terrore. Chick comincia a dubitare della propria salute mentale, ma la spiegazione è un'altra e lo getterà a capofitto in un incubo nero. Ricercato dalla polizia, senza denaro, né un tetto, né amici, il mite contabile dovrà tirare fuori coraggio, astuzia e cattiveria per venire a capo di un incredibile puzzle e ritrovare il bene più prezioso, la propria identità. "L'uomo con la mia faccia" è una vera e propria riscoperta: scritto verso la fine del '40 da un autore americano in seguito prestato al cinema, è un romanzo notevole per originalità e ritmo narrativo che rimanda a certi indimenticabili gialli hollywoodiani di quegli anni.