Verrà un tempo, disse il Lichtenberg, in cui la luce della Natura e la Ragione dell'Umanità, sottentrando a quanto pur or ci rimane di Dommi Religiosi e rimpiazzando altresì vantaggiosamente questo odierno crepuscolo Razionalista che ne il precursore, saranno tenute come superstizioni tanto la fede ecclesiastica quanto quella religiosa del Razionalismo[1].
Udiamo ripeterci a sazietà, che i due Dommi della esistenza di Dio e della Immortalità dell'Anima Umana sono necessari per un gran numero di credenti che si terrebbero assai sconsolati, laddove venissero scosse queste due grandi colonne della fede ortodossa.
E sia pure: ma ritenete al tempo stesso che accettato questo principio d'inviolabilità a favor di queste colonne, seguirà per immancabile corollario, il dovere ammettere una lunga colonnata per intiero.
[1]Il Razionalismo, e la sua Religione, qui cennati dal Lichtenberg son cose tutt'altre. che il Razionalismo e sua fede come lo intendiamo noi oggigiorno; ed il quale, per fermo, nè ora, nè mai potrà esser tenuto per superstizione. Il Lichtemberg intende qui per Razionalismo, quella specialità di scuola protestante che si lusinga far plauso al Libero Pensiero, tuttavia ammettendo qual cosa divina la Dommatica Biblica, sicchè qui non possiamo che rapportarci a quanto dicevamo poco prima su tale argomento alla pag. XVI della nostra prefazione.