Protagonista del romanzo è Demetrio Rossi, un alto burocrate di Stato fortunatissimo nella carriera, che ad un certo punto decide ritenendo di non aver avuto alcun merito nei suoi successi di compiere un atto finalmente attribuibile solo alla propria volontà: il suicidio.Nelle elucubrazioni di Demetrio Rossi entrano prepotentemente le "voci di dentro", tutte le parole e tutte le immagini della vita in ordine sparso come in un film girato all'indietro, in avanti, all'indietro, in avanti, e così via: fotogrammi-flash manipolati al presente anche da esigenze di natura religiosa (l'Angelo custode e il diavolo). Quando sta per uccidersi, ecco che squilla il telefono e Gigì, un vecchio amico di scuola (l'Angelo custode?), lo invita all'inaugurazione di un albergo a Roma, per festeggiare i trent'anni dalla maturità liceale. Demetrio accoglierà l'invito? La fine non si può raccontare, perché forse una fine non c'è. Di sicuro, però, ci sarà la poesia e la farfalla.