Bookclub di Mondadori Store è l'esclusivo Club del
libro che ti offre le migliori letture nel panorama italiano e
internazionale con sconti e promozioni vantaggiose.
I VANTAGGI DEL BOOKCLUB
1) 10€ IN REGALO. ORA.
Al
momento dell'iscrizione riceverai una Gift Card di 10€ da
utilizzare subito sui libri del Bookclub.
2) 20% DI SCONTO. SEMPRE.
Ti
garantiamo gli sconti migliori su tutti i libri selezionati
per il Bookclub.
3) LEGGI TANTO. TUTTO L'ANNO.
Una
scelta vasta per provare ogni genere e scoprire gli autori più
importanti del panorama letterario: dalla narrativa italiana e
internazionale, ai thriller fino ai saggi più interessanti.
4) I LIBRI GIUSTI PER TE. QUANDO VUOI.
Con
i nostri consigli troverai il tuo prossimo libro preferito.
il costo dell'iscrizione è di soli 10€ e ricevi
subito una gift card da 10€ da spendere sui libri del
Club.
Descrizione
Senza voce, poco intonato, non alla moda, pericolosamente "disimpegnato" e per questo accusato di simpatie di destra¿ Sembra quasi inevitabile, scrivendo di Lucio Battisti, imbattersi nei luoghi comuni che lo hanno circondato per decenni e si sono intensificati durante il lungo periodo di ritiro del cantante dalla vita pubblica. La biografia di Ernesto Assante compone un ritratto sfaccettato del geniale autore di Pensieri e parole, Il mio canto libero e di molti altri brani entrati nella storia della musica leggera italiana. Un artista e uomo multiforme, accessibile e al tempo stesso concettuale, protagonista di una svolta creativa che l'ha portato a una destrutturazione spiazzante del concetto tradizionale di canzone. Un esempio unico di originalità rivoluzionaria destinato a durare nel tempo.
Ernesto Assante È giornalista e critico musicale di «Repubblica». Ha pubblicato, tra le altre cose, La Storia del Rock (1983), Paesaggio metropolitano (1985) e, a quattro mani con Gino Castaldo, Blues, Jazz, Pop, Rock, 33 dischi senza i quali non si può vivere e Lucio Dalla.
«Assante contestualizza Battisti nel flusso della musica italiana della seconda metà del secolo scorso, sostenendo - a ragione - che è scorretto incasellarlo nell'ambito della musica leggera, o "pop" che dir si voglia, e restituendolo, come del resto è ragionevole, a quello del miglior rock italiano». Rockol.it