"L'opera di Claudio Carbone appartiene al genere delle flaneries. L'autore come un viaggiatore incantato attraversa e ri-attraversa luoghi, vi coglie scorci, vi ravvisa figure di uomini e cose. Strade e piazze, vicoli e slarghi, chiese e palazzi, panorami di terra e affacci verso l'orizzonte sbalzano di testo in testo come lungo un percorso d'esplorazione che รจ al tempo stesso un itinerario in interiore homine fra le coordinate definite dai moti profondi dell'anima." (Marcello Carlino)