Sull'Appennino tosco-emiliano, non lontano dall'Abetone, c'è una valle stretta e tortuosa, e in fondo una casa, una piccola casa con il tetto coperto di plastica colorata e due comignoli che buttano fumo sempre, estate e inverno. Un industriale della seta torna ai boschi dove un tempo andava a far funghi e la vede, quella casa. Malgrado il fuoco acceso sembra disabitata. È incuriosito. Entra. E lì comincia la sua avventura, che lo strappa alla mesta quotidianità del danaro e del potere per precipitarlo dentro un vertiginoso delirio, che è prova e passaggio, alla scoperta di sé. Mauro Corona scrive una piccola grande storia che suona come un apologo ed è allegoria della condizione umana quando perde di vista la semplicità dei valori cardine.
La recensione del libraio
Un industriale della seta che torna nei luoghi in cui andava un tempo. Una casa che sembra abbandonata ma desta curiosita'. Lui la vede e decide di entrare ed è così che inizia il suo "viaggio" alla scoperta di se'. Una meraviglia racchiusa in poche pagine dove Mauro Corona ti catapulta nella natura, nei suoi profumi e nei sentimenti cardine.
Anita Magagna - 01/07/2020 14:54