Gli estranei sono il pericolo. Fidati soltanto di mamma e papà. Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l'ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l'addormentatore di bambini. Ma quando riceve una telefonata dall'altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un'adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. Hanna è un'adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto. Forse l'assassina è proprio lei.
Donato Carrisi nasce a Martina Franca il 25 marzo 1973 ed è uno scrittore poliedrico, infatti non si dedica solo alla scrittura di romanzi ma anche sceneggiature per il cinema e drammaturgie per il teatro.
Tra i riconoscimenti più importanti ottenuti durante la sua carriera c'è il Premio Bancarella nel 2009 con il romanzo Il suggeritore e il premio David di Donatello nel 2018 con l'opera La ragazza nella nebbia.
Della sua adolescenza si sa ben poco, se non che ha
Un thriller pieno di colpi di scena ed ambientato in un clima di tensione.Il protagonista,uno psicologo abituato a curare bambini disturbati i cui ricordi vengono utilizzati dalla polizia per indagini,si trova a seguire una paziente adulta ma perseguitata da un ricordo infantile forse legato ad un omicidio del quale non si conosce il colpevole.Un bel libro interessante e coinvolgente.Consigliato.
La casa delle voci
riololidia01 - 24/11/2020 16:25
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La storia è ambientata nella Firenze odierna, Pietro è uno psicologo infantile al quale viene richiesto di aiutare una giovane donna adulta. Nonostante una certa riluttanza iniziale, Pietro accetta. Ma chi è Hanna? Nessuno lo sa, non ci sono prove della sua esistenza in Italia, e Pietro non può immaginare quanto le loro vite siano intrecciate. La storia fa sentire come in un limbo, è avvincente, porta a ricredersi, a riflettere su quanto la mente di un bambino, e quella di un adulto poi, possa essere plastica. E' sorprendente, il finale arriva come un impatto e per alcune persone ciò può costituire un pregio o un difetto. Tuttavia, con una storia come questa non poteva essere altrimenti.
gm1954 - 16/02/2023 21:19
riololidia01 - 24/11/2020 16:25