La Gran Bretagna è l'ultimo Paese dove esista ancora l'aristocrazia terriera: oltre un terzo del territorio è proprietà privata di 1.200 famiglie di sangue blu. E anche se i meno facoltosi hanno dovuto trasformare in bed & breakfast le magioni degli avi, la maggior parte dei gentiluomini di campagna non se la passa affatto male. Chi sono e come vivono gli aristocratici di oggi (famiglia reale compresa)? Caprarica li ha seguiti nei loro uffici nella City, nei club, nei secolari appuntamenti delle corse dei cavalli ad Ascot e della caccia alla volpe a Badminton, disegnando un ritratto spumeggiante e irresistibile delle loro consuetudini, dei riti, delle manie e delle eccentricità.
La nostra recensione
Antonio Caprarica si sente a casa a Londra, dove oggi dirige la sede RAI. Conosce l'Inghilterra come pochi, è stato anche a cena con la regina, e conta buoni amici nell'alta società. Ecco perché il suo nuovo libro sull'aristocrazia britannica, oltre a essere una piacevolissima lettura, è anche molto affidabile nella documentazione.
Sostiene che in Inghilterra l'aristocrazia è ancora la classe dominante, e un punto di riferimento per la maggior parte della popolazione, innanzitutto per ragioni storiche: è stato grazie a quella classe dirigente se la piccola isola dal XVII secolo è diventata padrona di un impero mondiale. E poi perché ancora oggi la maggior parte delle proprietà terriere sono in mano a un migliaio di grandi famiglie.
Quanto al matrimonio tra il principe William e Kate Middleton, non dimostrerebbe un processo di democratizzazione della società inglese, ma una conferma della superiorità dell'aristocrazia che, da sempre spiccatamente utilitaristica, inglobando una borghese si erge a rappresentante di tutta la popolazione.
Daniela Pizzagalli