La freccia azzurra è un trenino elettrico, il più bel giocattolo della vetrina della Befana. Francesco, piccolo venditore di caramelle, non avrà mai i soldi per comprarselo. Non gli resta che guardare la vetrina e sognare. Ma un cane di pezza e un capo indiano hanno letto nei suoi occhi. La notte del 6 gennaio i giocattoli fuggono dalla bottega della Befana. Una folla di coloriti protagonisti popola le splendenti vetture della freccia azzurra. Le avventure di capitan Mezzabarba, della Bambola Rosa, del cane Spìcciola, dello stesso Francesco, troveranno solo all'alba la loro sorprendente conclusione. Età di lettura: da 6 anni.
Gianni Rodari nacque il 23 ottobre 1920 a Omegna, sul lago d'Orta. Il padre Giuseppe Rodari era fornaio e possedeva un negozio nella via principale di Omegna, la madre Maddalena Aricocchi lavorava con il marito in bottega. Essendo entrambi molto impegnati, il giovane Gianni fu accudito e cresciuto da una balia di Pettenasco.
A Omegna frequenta le elementari, ma nel 1929 in seguito alla morte del padre avvenuta per una broncopolmonite, è costretto a trasferirsi a Gavirate, il paese natale della madre, insieme al fratello Cesare.