Dorset, 1858. Dopo la morte del padre e un matrimonio male assortito con l¿amico d¿infanzia Jonah, Viola Worth riscopre la sua grande passione per la fotografia. Presto la fama del suo talento si diffonde e, un giorno, Viola viene contattata da un uomo che desidera immortalare un¿ultima volta la figlia morente. Quando Viola arriva è ormai troppo tardi, ma scatta ugualmente la fotografia. E, durante lo sviluppo, si accorge di una strana ombra impressa sulla pellicola, in cui l¿uomo è sicuro di riconoscere sua figlia. Per la medium Henriette, conoscente di Viola, non ci sono dubbi: la ragazza è in grado di fotografare gli spiriti. Le propone così una collaborazione, che Viola accetta. Mentre il loro sodalizio evolve in qualcosa di più profondo, tuttavia, Viola non immagina che Henriette non le abbia detto tutta la verità su di sé, e che il loro legame porterà alla luce alcuni segreti sul passato di Jonah in India, che forse avrebbero fatto meglio a lasciare sepolti.
Nel suo ruolo di scrittrice Julie Cohen anche con questo libro svolge un ruolo importante e di riferimento: denuncia uno stato civile mettendo in evidenza dei problemi che non dovrebbero esserci, non oggi almeno, e invita il lettore a non farsi trascinare da un pensiero di massa e di moda, ma a crearne uno proprio e coerente.
Ed io vi lascio con una domanda: chi tra voi lettori avrebbe lo stesso coraggio di Jonah, Viola e Henriette di amare liberamente senza pregiudizi?
I Sussurri delle Muse Blog - 03/05/2021 16:41