La perdita della madre segna uno strappo nella vita di Sofia, adolescente appassionata studentessa di pianoforte, che da allora rifiuta di suonare. Il padre Simone la sostiene e non smette di sollecitarla, ma invano. Non lontano da Spoltore, paese in cui vivono, c'è un bizzarro edificio, una villa il cui cancello ricorda la tastiera di un pianoforte e sulla cui recinzione è inciso uno spartito musicale: è quello il deposito in cui Simone si reca tutti i giorni per il carico degli strumenti. Sofia, che dovrebbe altrimenti rimanere a casa da sola, accetta di seguire il padre e, esplorando il seminterrato del deposito, casualmente si imbatte in una stanza dove vengono lasciati gli strumenti imperfetti, perciò inadatti alla vendita. Si affeziona a un pianoforte bianco e magico, che suona da solo... un "incontro" che sarà ricco di conseguenze.
Non è difficile intuire quanto lautore di questo romanzo ami la musica e tutto ciò che è legata ad essa. Andrea, imprime la sua passione per le arti musicali nei racconti fantastici che vengono narrati dal buon Renato (uno dei personaggi presenti allinterno della storia) ma anche attraverso la lotta emotiva con il quale Simone dovrà far fronte in seguito al dolore dovuto allimmensa perdita, lo stesso che condurrà Sofia a un profondo coma artistico. Loblio dellestro
Purtroppo devo ammettere di aver riscontrato dei problemi allinterno del romanzo. Non starò qui a parlarne poiché come ben sapete preferisco parlarne con il diretto interessato, ma questo significa che il libro non mi sia piaciuto, anzi!
Consiglio la lettura di questa storia breve per chi come me ha perso la propria melodia, e desidera ricondursi ad essa.
Cristina Comtessenoir - 21/09/2022 17:21