Alda Merini di solito scrive poesie: finora ha fatto ricorso al linguaggio in prosa come strumento per raccontare i fatti drammatici della sua vita, come l'esperienza del dolore e del manicomio. Oggi si accosta a un nuovo genere: il noir. E racconta un'appassionante vicenda che ruota attorno a un macabro delitto nelle nebbie dimenticate dei Navigli, che scorrono come sangue segreto in una Milano ancora da scoprire. Dolori quotidiani, normali soprusi, violenze ordinarie.