La parte buia del giorno

A quindici anni, Alison è in tutto e per tutto una normale ragazzina americana, che vive in una cittadina come tante degli Stati Uniti assieme a una mamma, un papà e un fratello maggiore, Roy. Invisibile quanto onnipresente, scandisce la vita di questa famiglia middle-class una fede in Dio intensa e pervasiva, che tocca ogni momento della quotidianità. La tragedia irrompe un giorno d'estate quando Roy, che ha appena preso la patente e cominciato il college, muore in un incidente stradale. Sostenuta dal solidale conforto dei vicini, la famiglia di Alison intraprende una faticosa rielaborazione del lutto. La madre reagisce con un'energia che tradisce il desiderio di rimediare la perdita con una frenetica attività. Il padre, irlandese ed ex seminarista, si immerge invece in un suo silenzioso dolore, fatto di lunghe veglie e di meditazione. Entrambi si aggrappano con forza ancora maggiore alla religione. Alison invece la fede la perde subito, prima ancora di scoprire il ritaglio di giornale, invano tenuto nascosto dai genitori, attraverso il quale viene a sapere che il fratello è morto nel vano tentativo di uscire dal rogo della sua auto. Da quel momento conservare le cose di Roy, rintanarsi di notte nei luoghi di Roy, offrire a Roy il cibo rifiutato rimane per Alison l'unica religione possibile. Diventata per tutti "la ragazza che ha perso il fratello", cresce protetta e sorvegliata, ma non per questo meno desiderosa di scoprire e capire. L'amicizia con una suora un po' matta ma soprattutto l'amore per la compagna di classe Terry le faranno scoprire molte cose sulla vita e sulla propria identità anche sessuale. Ma i suoi genitori, che sanzionano l'omosessualità come immorale, reagiscono alle scelte della figlia con la condanna e il rifiuto. Alison, più simile alla madre che al padre, scoprirà dentro di sé un'insospettabile energia nel difendere il suo amore per Terry e le sue decisioni, attraverso conflitti e battaglie un tempo impensabili che la porteranno alla conquista di una matura e sofferta indipendenza. Con una lingua netta e priva di forzature sentimentali, Alison Smith descrive un lungo viaggio attraverso il dolore e la crescita. E ci rivela una voce di straordinaria limpidezza e sincerità.

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