"La fine di una certa civiltà contadina non è per Malerba (...) la fine di un idillio. Dietro le figure paradossali e caricaturali che animano il mondo della Scoperta si intravede (...) la lotta contro la fame e la fatica, la violenza, la difficoltà dei rapporti umani inquinati ab aeterno dalla pena di vivere e dalla necessità di sopravvivere spesso a danno degli altri. Una storia antica che arriva a lambire le soglie di una civiltà fondata sui consumi e su una circolazione del denaro impensabile per gli abitanti di Pietramagolana e dintorni, intenti ad allevare galline senza cibarsene quasi mai. E' un 'inferno' che (...) Malerba ci fa vedere quasi esclusivamente dal di dentro: un mondo chiuso che non riesce a riscattarsi nemmeno quando esporta persone in America o in Inghilterra: un mondo che si appartiene per intero e che nemmeno la tragedia della seconda guerra mondiale (che qui vediamo apparire e sparire sullo sfondo delle vicende narrate) riesce a intaccare seriamente".