Zobida, il cui nome "profuma di burro gustoso e si scioglie sulle labbra come zucchero", è una vedova un po' avanti negli anni, pressoché analfabeta, ma grande esperta di faccende d'amore. A lei ricorrono le donne del villaggio come a una saggia consigliera - anche un po' fattucchiera e maga - per ricevere aiuto e suggerimenti. Leila è una ragazza bella e sensuale, inizialmente ingenua e inesperta, che ha gettato su di sé e sulla famiglia il sospetto di una grave colpa. Durante la prima notte di nozze non è riuscita a consumare il matrimonio, facendo fare una pessima figura alla virilità del marito. La colpa, si dice, è della madre, che ha fatto sigillare la figlia per preservarne la verginità e che si è dimenticata di sciogliere l'incantesimo prima di morire. Il romanzo è il diario del viaggio che Zobida e Leila intraprendono insieme alla ricerca della donna che dovrebbe annullare l'imbarazzante stregoneria. Ben presto però, l'esplorazione nello spazio, ricca di incontri e avventure, diventa per Leila un viaggio di formazione erotica e sentimentale, un vero percorso di apprendimento che la porterà alla scoperta del proprio corpo, in ogni sua parte, e alla conquista di una libertà inattesa. Uscendo dai confini-limite del villaggio, la giovane scopre la bellezza della natura dove il corpo può muoversi libero e danzare e dove, sotto la guida esperta di Zobida, può imparare un piacere intenso e generoso.
Nedjma. Autore o autrice? Non ci è dato sapere. Ma di sicuro la penna che ha tracciato su carta questo racconto conosce assai in profondità tanto i guizzi dei sensi che i moti dell'animo umano...Una lettura fluida, coinvolgente... a tratti irriverente. Un erotismo dal sapore orientale... E tra le rocambolesche disavventure vissute dalle due bizzarre protagoniste, si delinea immancabilmente ancora una volta la scoraggiante considerazione della donna nella cultura araba più sterilmente ortodossa...
La traversata dei sensi
Anonimo - 05/01/2010 11:06
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Il mistero sull'identità dell'autore e l'illusione di poter leggere un racconto che parlasse della visione della donna e dell'eros nella cultura musulmana, mi hanno spinto ad acquistare questo libro. Aspettative totalmente deluse. Scritto male e in modo volgare, non ha davvero un minimo di contenuto da poter salvare. Decisamente pessimo...
alessandra giovannotti - 15/10/2013 15:24
Anonimo - 05/01/2010 11:06