Nella Vienna fin de siècle, abbandonato da Lou Salomé, giovane donna dal fascino incantevole con cui ha condiviso un esaltante ménage à trois, Friedrich Nietzsche, schivo, solitario, asociale, è in preda a una disperazione estrema che gli ha fatto tentare più volte il suicidio. Uno stato che si manifesta con una moltitudine impressionante di sintomi: emicrania, parziale cecità, nausea, insonnia, febbri, anoressia. Gli è accanto Joseph Breuer, stimato medico ebreo, futuro padre fondatore della psicanalisi, che sottopone il filosofo alle sue cure, basate sulla convinzione che la guarigione del corpo passi attraverso quella dell'anima. Reduce dal difficile rapporto con un'altra paziente, Anna O., su cui ha sperimentato un trattamento psicologico rivoluzionario, anche Breuer è in preda a una depressione profonda dovuta alla forte attrazione che prova per la donna, a dissapori matrimoniali, al senso di soffocante prigionia causata dai legami e dalle convenzioni della vita borghese. Tra Breuer e Nietzsche, nel corso di numerose sedute successive, si instaura un dialogo serrato e coinvolgente nel corso del quale il primo cerca invano di arrivare alle radici del male oscuro del filosofo e di indurlo ad aprirgli il cuore. Alla fine, il medico ha l'idea risolutiva: vestiti i panni del paziente e confessando tormenti, pene e preoccupazioni a Nietzsche, riesce a infrangerne l'impenetrabile isolamento e a provocare in lui una liberatoria catarsi emotiva.
Libri Senza Gloria Blog Pop Nerd - 16/07/2022 11:05
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Il quarantenne Josef Breuer, stimato ebreo e geniale psichiatra, un giorno sarà il futuro padre della psicanalisi. Ma nell'ottobre 1882 è giusto il medico personale di artisti e filosofi come Brahms, Brucke e Brentano. La consacrazione di Breuer passerà attraverso il suo più illustre paziente, colui che secondo Wagner ha "regalato al mondo un'opera senza pari": Friedrich Nietzsche. Queste sono le grandiose premesse de "Le lacrime di Nietzsche" (1992) di Irvin D. Yalom, psichiatra e autore di bestseller.
Della disperazione estrema di Nietzsche, il dottor Breuer apprenderà al Caffè Sorrento, il rinomato caffè veneziano, dove è stato convocato dalla musa della Vienna fin de siècle, la bellissima Lou Salomé. La "questione di estrema urgenza" di cui la misteriosa russa vuol parlargli riguarda il "futuro della filosofia tedesca": Friedrich Nietzsche è in preda a emicrania, parziale cecità, nausea, insonnia, febbri, anoressia.
Secondo Breuer il paziente non si sceglie la malattia ma sceglie lo stress, che a sua volta sceglie la malattia: questo caso sin da subito si rivela però più complicato del previsto. Dopo un iniziale tentennamento, il filosofo decide di cogliere questa singolare occasione di provare le sue idee su un singolo individuo per poi postularle sull'intera specie umana e la società occidentale.
Le numerose sedute non annoiano mai, semmai incalzano con un ritmo sempre più serrato fino a uno spiazzante (e commovente) colpo di scena finale.Non è necessario conoscere Nietzsche o la sua filosofia per apprezzare il romanzo, la scrittura "semplice" ci fa sembrare "facile" il lavoro di puntigliosa documentazione ma anche la grande originalità che sottintende...
Le lacrime di Nietzsche
Veronica Marra - 23/09/2015 11:41
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un ritratto magistrale di due grandi scienziati.. che si scoprono, prima di ogni cosa, Uomini!
Libri Senza Gloria Blog Pop Nerd - 16/07/2022 11:05
Veronica Marra - 23/09/2015 11:41