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Le nostre anime di notte

Kent Haruf
pubblicato da NN Editore

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E nella cittadina di Holt, Colorado, che un giorno Addie Moore rende una visita inaspettata al vicino di casa, Louis Waters. I due sono entrambi in là con gli anni, vedovi, e le loro giornate si sono svuotate di incombenze e occasioni. La proposta di Addie è scandalosa e diretta: vuoi passare le notti da me? Inizia così una storia di intimità, amicizia e amore, fatta di racconti sussurrati alla luce delle stelle e piccoli gesti di premura. Ma la comunità di Holt non accetta la relazione di Addie e Louis, che considera inspiegabile, ribelle e spregiudicata. E i due protagonisti si trovano a dover scegliere tra la propria libertà e il rimpianto. Dopo la Trilogia della Pianura, Le nostre anime di notte è il sigillo perfetto all'opera di Kent Haruf, uno dei più grandi interpreti della letteratura americana contemporanea.

Questo libro è stato recensito nella nostra lista dei 7 libri consigliati

Dettagli down

Generi Romanzi e Letterature » Romanzi stranieri

Editore Nn Editore

Formato Brossura

Pubblicato 13/02/2017

Pagine 171

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788899253509

Traduttore Fabio Cremonesi

7 recensioni dei lettori  media voto 4  su  5
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Le nostre anime di notte caterinaviolascimeca

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voto 3 su 5 Finito di leggere "Le nostre anime di notte" di Kent Haruf. Debbo dire che m'aspettavo di più! L'ho trovato un po' monotono,piatto,senza tanta suspense. La trama era interessante,una donna che si reca da un uomo, per chiedergli di dormire assieme, solo dormire, per parlarsi, raccontarsi. Una donna settantenne a cui pesa la solitudine. Da questo punto di partenza poteva venire fuori un gioco erotico, una complicità, una ricchezza di dialoghi che avrebbe avvinto e stimolato il lettore alla lettura. Invece i due protagonisti si limitano a raccontarsi la loro vita, elencazioni di fatti e aneddoti, e a dormire. Si abbracciano, ma lo scrittore non riesce a trasmettere il calore di quell'abbraccio, il palpito che le parole di un libro,uscite dalla pagina,dovrebbero trasmettere. (Caterina Viola Scimeca)
Le nostre anime di notte virginia2302

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voto 3 su 5 #lamiarecensione La prima parola che mi viene in mente, ripensando a questo libro, è "tenerezza". Infatti, pur nella sua brevità, poiché si tratta di appena 100 pagine, mi ha trasmesso una compassione incredibile. Ambientato in una tranquilla cittadina rurale degli Stati Uniti, dove ciascun abitante conduce una vita serena e priva di scosse, accade all'improvviso qualcosa destinato a creare un grave scandalo! Un giorno l'anziana Addie si reca dal suo vicino di casa Louis, anch'egli avanti con gli anni, e gli fa una proposta del tutto inaspettata: entrambi sono soli, ormai vedovi da molto, troppo tempo, con i figli cresciuti e lontani da casa, e la solitudine è diventata insopportabile, soprattutto quando la sera arriva il momento di addormentarsi. Per questo motivo invita Louis a passare le notti con lei. Louis, inizialmente titubante, accetta convincendosi che in tutto ciò non ci sia niente di male e che, dopotutto, non ha nulla da perdere. Così per i nostri protagonisti diventa quasi un rito a cui non sanno rinunciare, e piano piano arriveranno a condividere quello che è stato la loro vita fino a quel momento, rivivendo momenti di felicità, recuperando ricordi dolorosi, rivelandosi segreti che non possono essere dimenticati. Tutto scorre tranquillo fino a quando in paese inizia a girare la voce di loro due e subito si ritrovano vittime di crudeli pettegolezzi e dicerie. Starà a loro contrastarli, erigersi contro tutti, aiutati dall'amica ultra centenaria Ruth ed il piccolo Jamie che da loro imparerà a dare e ricevere l'affetto fino ad ora negatogli. Una storia davvero ben scritta, dal lessico semplice ma profondo, che ci ricorda che non è mai troppo tardi per innamorarsi e scegliere di essere felici, basta volerlo.
Le nostre anime di notte danylixi

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voto 4 su 5 Addie e Louis sono vecchi ormai. Ogni notte si incontrano e sotto lo sguardo complice della luna si raccontano il loro passato. Anni lontani, fatti di tradimenti, delusioni e sconfitte. Due anime imperfette, solitarie e logorate dal tempo e dall'abbandono. Due anime coraggiose che non temono critiche e giudizi. Quanto può far male la solitudine? Quanto è arida una vita in cui non si conosce la parola condivisione? Te lo insegnano i due anziani signori che stai per conoscere. Amore, amicizia, complicità. Scegli tu quale nome dare al sentimento che li abbraccia. È un battito d'ali, una brezza leggera che ti sveglia in una calda serata estiva, una carezza tra due vite consumate dagli anni. Non ha nome e non ha età. Perché non è mai troppo tardi per lasciarsi sorprendere dal palpito travolgente della vita che rinasce. Ce lo testimonia Kent Haruf con il suo ultimo, prezioso, libro. Leggilo piano e in silenzio perché anche un respiro può fare rumore nelle dolci notti che trascorrerai a Holt. #lamiarecensione -
Le nostre anime di notte rosascofabriziogmailcom

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voto 4 su 5 Il buio e il silenzio della notte non sempre conciliano il sonno: spesso portano alla solitudine nel momento dei bilanci, del ricordo degli eventi accaduti nella giornata appena finita o nei giorni, nei mesi, negli anni passati, soprattutto quando il peso del passato incombe su un presente vuoto e triste. Addie Moore non riesce più a sostenere questo peso da sola e decide di condividerlo con il vicino di casa e coetaneo Louis Waters, proponendogli di trascorrere le notti insieme nello suo letto e di addormentarsi tenendosi per mano e raccontandosi la loro vita: i coniugi defunti, i figli, i nipoti, con gli amanti, il lavoro, le gioie e i dolori. I due anziani vedovi ritrovano la serenità, scoprendo una intimità che raramente si può sperimentare. Louis scopre di aver ricevuto un regalo unico: "Chi riesce ad avere quello che desidera? Non mi pare capiti a tanti, forse proprio a nessuno". La presenza di un rapporto umano è il dono più prezioso che si possa desiderare, perché la vita è un catalogo dei momenti trascorsi in compagnia sia delle persone piacevoli sia di quelle sgradite. Nei momenti belli questo catalogo viene scritto, in quelli brutti viene sfogliato per riempire la mancanza di una compagnia. La sincerità e l'innocenza di questo nuovo legame permette ai due protagonisti di vivere dei momenti felici anche di giorno, ma buona parte degli abitanti dell'inventata cittadina statunitense di Holt non riesce ad accettarli. Per questo motivo nel romanzo si avverte una sensazione di precarietà. Gli episodi che scandiscono una calda e luminosa estate sono raccontati in una maniera così asciutta che sembra incombere continuamente il pericolo da dietro langolo. La certezza che tutto debba finire, magari attraverso una soluzione tragica, è attesa ad ogni capitolo. È sconvolgente pensare che gli stereotipi e i pregiudizi siano ancora così vivi nella società del XXI secolo da fare apparire sconveniente la scelta di due persone anziane che decidono di trascorrere semplicemente del tempo insieme. Kent Haruf avverte così che la società contemporanea è ancora lontana dal liberarsi dalle convenzioni, svelando la paura di accettare quei comportamenti che non rientrano nelle regole tradizionali. Un atteggiamento talmente diffuso che lo stesso lettore sarà chiamato in causa: quanto sarà evidente per lui la precarietà e la sconvenienza del rapporto tra Addie e Louis? #lamiarecensione -
Le nostre anime di notte marta.scano

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voto 5 su 5 Ho letto Le nostre anime di notte e in molti mi hanno domandato e continuano a chiedermi di cosa parli questo libro. Leggere Kent Haruf per poi raccontarlo e consigliarlo, non è un affare semplice. Possiamo dire che l'insegnamento di Haruf è quello di farci riflettere sul fatto che perdiamo la maggior parte del nostro tempo alla ricerca dellimpossibile, quando quello di cui avremmo veramente bisogno è accorgerci delle piccole cose. Parliamo di quei dettagli che fanno la differenza nel nostro quotidiano: il profumo del caffè la mattina, qualcuno che ci prepari il pranzo dopo una faticosa mattinata di lavoro, ascoltare il rumore della pioggia sotto le coperte, ammirare lo spettacolo delle stelle nel cielo durante il campeggio, comprare un cane a un bambino per aiutarlo a scoprire la tenerezza, aiutare un'anziana a fare la spesa, tenere per mano qualcuno prima di dormire per potersi sentire sicuri. Capire l'importanza di avere qualcuno vicino, qualcuno su cui contare. Qualcuno che non solo smetta di farci sentire soli ma che ci faccia sentire vivi. È quello che è successo a Louis Waters e Addie Moore, due vedovi settantenni di Holt che decidono di trascorrere insieme il loro tempo. Ho immaginato la protagonista Addie mentre si domandava cosa mancasse nella sua vita, passando in rassegna vari momenti felici e non, prima di telefonare al suo vicino Louis e dirgli "mi chiedevo se qualche volte ti andrebbe di venire a dormire da me. [...] Sto parlando di attraversare la notte insieme. E di starsene al caldo nel letto, come buoni amici. [...] Le notti sono la cosa peggiore, non trovi?" È così iniziano le loro notti insieme, fatte di confidenze, racconti di vita e tenerezze. Sappiamo tutti che questo libro è stato definitivo urgente, in termini di tempo, un tempo tiranno che non ritorna e che va sfruttato fino all'ultimo minuto. L'ha sfruttato Haruf nel poco tempo rimastogli, e così hanno fatto anche Addie e Louis. Ma è anche il libro del coraggio e di una donna coraggiosa, Addie per l'appunto, che a 70 anni decide che non è troppo tardi per sentirsi soli. Chi si sarebbe aspettato che a questo punto delle nostre vite potesse capitare una cosa del genere? Chi l'avrebbe mai detto? Per noi le novità e le emozioni non sono ancora finite. Non siamo diventati aridi nel corpo e nello spirito. Tutto questo e molto altro, ossia la vita, la trovate in tutti i libri di Kent Haruf, soprattutto ne Le nostre anime di notte. E badate, raccontare la semplicità, come l'ha fatto lui, non è per tutti anche se riguarda tutti. Grazie Haruf, tornare a Holt è stato magnifico. #lamiarecensione -
Le nostre anime di notte raimondo.norma

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voto 4 su 5 Non avevo mai letto un libro di Kent Haruf, quindi per me questo volume postumo ha rappresentato un vero e proprio esordio. E devo dire che la storia di questa insolita coppia, appartenente a quella che viene definita la terza età, mi ha piacevolmente affascinata. Il romanzo è ambientato ad Holt, immaginaria cittadina del Colorado protagonista di tutti gli altri volumi di Haruf, ma la storia è reale e potrebbe essere quella di qualsiasi nostro vicino di casa. Addie Moore, vedova da tempo, un giorno propone ad un uomo del suo quartiere, Louis, anch'egli colpito dal lutto coniugale, di farle visita di notte. L'intento non ha secondi fini: Addie vuole fare lunghe chiacchiere per colmare il vuoto dell'assenza del partner. La cittadinanza, dopo poco venuta a conoscenza del fatto, non vede di buon occhio l'iniziativa. Si sa, i pettegolezzi corrono veloci di bocca in bocca, ma Addie e Louis non hanno idee strane in testa, quanto la necessità reciproca di colmare il vuoto che alberga nei loro cuori. Non vogliono mancare di rispetto alla memoria dei rispettivi coniugi ormai defunti, vogliono solo ritrovare lo stimolo per andare avanti. Superando i pregiudizi dei familiari e le malelingue, scopriranno di avere molto in comune. La loro storia, sono sicura, vi piacerà. E vi farà scoprire che il corpo e la mente possono anche invecchiare, ma i sentimenti, quelli veri e puri, non perdono mai lo smalto, neanche a distanza di anni. - #lamiarecensione. -
Le nostre anime di notte adavolahotmailit

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voto 5 su 5 Premesso che ho adorato la trilogia, posso solo confermare quanto Kent Haruf (grazie anche al suo traduttore italiano) riesca ad essere penetrante proprio nell'anima di chi legge e di chi racconta. Si legge la dolcezza e la tenerezza di Louis e Addie, la frenesia di vivere quello che sentono e che vogliono senza pensare al giudizio altrui. La compagnia notturna e le parole che possono risanare l' anima di un vecchio così come quella di un bambino. La felicità nascosta nelle piccole cose, nelle piccole attenzioni e la cattiveria dei familiari che non conoscono la vera felicità e che, soprattutto, non riescono ad accettare un cambiamento. Perché ad un certo punto ci si trova talmente tanto immersi nella pianura americana, tra i personaggi descritti, che non si può far a meno che prenderne le difese chiedendo "scusa" per l'egoismo e l'arroganza con cui, a volte, cerchiamo di proteggere (assolutamente sbagliando) qualcuno a cui teniamo. Mi sono commossa leggendo questo libro e più andavo avanti, più avrei voluto, per la quarta volta, vivere a Holt. Spero di vedere tradotti anche i due romanzi precedenti, ancora inediti in Italia. #lamiarecensione -
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