La lettera che l'apostolo Paolo scrisse a Sila, discepolo della prima ora, e lo spunto per una riflessione sulla missione della Chiesa di oggi e sul futuro del cristianesimo.«C'e chi ritiene che la nostra epoca non abbia futuro, o perche ha adempiuto o perche ha tradito ogni promessa. Personalmente ritengo invece che siamo alle soglie di un mondo diverso, ignoto per le sue potenzialita, insieme allettanti e minacciose. L'ambiguita sta a noi dirimerla, indirizzandola verso il fine desiderato invece che verso la fine temuta. Per questo e dovere imprescindibile per noi, e affare di vitale importanza per questo mondo amato da Dio, far penetrare e radicare in esso la buona notizia. La missione non e appannaggio di pochi eletti. E dovere di ogni credente».