Dal 1941 Folena comincia a collaborare a "Lingua nostra", fondata due anni prima dal suo maestro Bruno Migliorini. Vi scriverà fino al 1983, perseguendo una storia semantica che fa dell'analisi linguistica, della storia socio-culturale del lessico, della filologia, di istituti e tradizioni stilistiche un altro modo di fare storia. Oltre agli articoli usciti nella rivista, sono qui ripubblicati testi ospitati in altre sedi e due interventi destinati al mondo della scuola, quasi un bilancio del proprio percorso scientifico. Esplorazione di testi (letterari, pubblicitari, giornalistici), autori (da Guittone e Dante fino a Pulci, Folengo, Beccaria, Algarotti ecc.) e linguaggi (toscano, italiano letterario e popolare, dialetto, gerghi, mescidanze) diversi, con una dichiarazione continua di pragmatismo, di modesta preferenza per le analisi concrete rispetto alle pretese teoriche. Ne esce una grande lezione di metodo: la fedeltà alla parola, la capacità di toccare i nodi essenziali della nostra storia linguistica.