L'elemento logico-simbolico immanente nel tempo fa sì che quest'ultimo costituisca una struttura di senso storicamente e culturalmente determinata e che esso non possa essere in alcun modo dissociato dalla spazialità: la domanda allora che si pone l'autore concerne proprio il binomio spazio-tempo e il suo destino nell'epoca tardocapitalistica: che tempo è il "nostro" tempo? E che spazio è il "nostro" spazio?