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Lolita

Vladimir Nabokov
pubblicato da Adelphi

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"Dopo trentasei anni rileggo Lolita di Vladimir Nabokov, che ora Adelphi ripresenta... Trentasei anni sono moltissimi per un libro. Ma Lolita ha, come allora, un'abbagliante grandezza. Che respiro. Che forza romanzesca. Che potere verbale. Che scintillante alterigia. Che gioco sovrano. Come accade sempre ai grandi libri, Lolita si è spostato nel mio ricordo. Non mi ero accorto che possedesse una così straordinaria suggestione mitica". (Pietro Citati)

La nostra recensione

Questo libro è stato recensito, insieme ad altri 19, nella nostra lista dei 20 libri da leggere assolutamente almeno una volta nella vita.

Dettagli down

Generi Passione e Sentimenti » Letteratura erotica , Romanzi e Letterature » Erotica

Editore Adelphi

Formato Tascabile

Pubblicato 30/10/1996

Pagine 395

Lingua Italiano

Titolo Originale Lolita

Lingua Originale Inglese

Isbn o codice id 9788845912542

Traduttore Giulia Arborio Mella

30 recensioni dei lettori  media voto 4  su  5
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Lolita santinialexandrogmailcom

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voto 5 su 5 Libro eclettico e meraviglioso, il mio preferito in assoluto.
Lolita valentinacecconi13

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voto 4 su 5 Un bellissimo romanzo da leggere d'un fiato
Lolita baolissimo

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voto 5 su 5 Ognun sta solo sul cuor della terra / ed è subito sera (Salvatore Quasimodo, cit.). Avevo visto il film, un milione di capelli fa e tanta confusione sul sesso, ancora più di adesso. Oggi, a 46, leggere questo romanzo mi ha lasciato di stucco. Una scrittura sontuosa, a volte forse addirittura barocca, per narrare una morbosa e terribile storia di ordinaria ossessione sessuale, scambiata dal protagonista come amore ed in realtà più che peccaminosa terribilmente malata. L'oscuro oggetto del desiderio infatti è poco più di una bambina, capricciosa, civettuola, crudele ed ingenua come solo quell'età può permettere. Humbert, padre padrone ininterrotto della narrazione e del romanzo, unico, egotico protagonista con una folta schiera di comprimari, cerca solo l'impossibile possibilità di spegnere il fuoco dei suoi lombi, ovvero l'inesorabile ed invincibile attrazione che su di lui esercita la ninfetta di nome Lolita, dal cui nome è nata un modo di dire, di fare, di intendere e di volere, il lolitismo. Dalla sua folle passione nascono bugie, perdizioni, anche morte, anche se procurata non direttamente. Al di là degli ovvi giudizi morali, un romanzo davvero denso e affascinante, che rende bene l'idea della enorme differenza che passa tra un mero oggetto di marketing come Cinquanta sfumature di grigio ed un'opera letteraria costata fatica e notti insonni, levigatura, lavoro e talento, quello del russo Nabokov, l'autore. Divertente ma anche deprecabile che il testo sia stato disputa fra riottosi critici con le più disparate e fantasiose interpretazioni psicologiche e sociologiche, dimenticando semplicemente che si tratta di Letteratura. #lamiarecensione -
Lolita muriel1960

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voto 3 su 5 Questo libro è il paradigma della società attuale. Lolita è il desiderio, la carnalità, la bramosia di vivere in un mondo sterile e fintamente perfetto. Una ninfa bella e consapevole, uno specchio per le allodole, un pugno nello stomaco in un periodo di perbenismo imperante ed ipocrita. Dove la rassicurante vita degli anni '50 viene turbata da uno spiraglio di nuovo, ingenuo e fresco pronto a scardinare pulsioni sopite e nascoste. Lolita è la sottile linea di confine tra il certo e l'incerto, tra il rassicurante tran tran e la voglia di evadere liberi da ingessamenti ed emozioni. Lolita risveglia dal torpore la bestia che è in noi, buttiamo la maschera finalmente almeno siamo noi stessi con i nostri desideri e le nostre illusioni che a volte possono danneggiarci. #lamiarecensione -
Lolita costante.ricci

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voto 5 su 5 #lamiarecensione - Nabokov è Lolita? o è il professore Humbert ,oppure l'osceno Quilty ? Me lo sono sempre chiesto. Questo romanzo è stato culto di una generazione di adolescenti degli anni 50 del 900 che non poteva leggere Lolita perché proibito dalla morale dei grandi di allora. Oggi cosa resta di Lolita? Nulla di proibito ma solo un grande romanzo, una narrazione vera ed originale nello stile ,nelle descrizioni dei personaggi . Una trama densa di eventi, ricca di sorprese eccitanti e tremende delusioni. Lolita è un lungo struggente sogno erotico che esalta l'amore per la giovinezza, è l'illusione di iniziare alla vita una giovane fanciulla, un lungo viaggio fatto di luoghi e misteriosi personaggi che accerchiano e confondono Humbert, fino alla scoperta che la ninfetta conosce già quello che Humbert credeva di poterle insegnare con dolcezza e magia e che Lolita non sogna, vuole solo una vita normale. Lola ..Lo ..Lolita splendore dei sensi, bellezza nuova, ninfetta ..mio peccato , anima mia che abbaglia e accende la vita del fauno Humbert Humbert scomparsa e poi ritrovata, ma è un'altra Lolita , una ameba sciatta ,una donna insulsa gonfia di vita qualsiasi. E non più sogno abbagliante di vita nuova, e quando il sogno si scopre falso e ingannevole ed irrimediabilmente perso, finito, allora non resta che eliminare quella parte sbagliata, il lato oscuro, la parte corrotta che abbiamo dentro, la carnalità triviale dell'osceno Quilty che ha colto la sensualità della ninfetta e ha distrutto il sogno del professore Humbert Humbert. Questo grande romanzo è una lezione di vita , una rivelazione di quello che non osiamo dire, un sogno proibito. Lolita, luce , fuoco che accendi il mio desiderio , che mi dai vita , mio peccato ,anima mia. Un sogno diventato tragedia, ma senza pentimenti, solo struggente desiderio di quello che poteva essere. Lo, Lola, Lolita, luce ,fuoco, mio peccato ,anima mia... costante11
Lolita claudialowly96

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voto 5 su 5 #lamiarecensione E' difficile recensire un libro di questo calibro, che tra l'altro posso annoverare tra i miei preferiti. Tuttavia ci proverò, anche solo per convincere qualcun'altro a farsi affascinare da questo romanzo! Lo stile raffinato e intenso di Nabokov, non può non essere ammaliante: ti inchioda alle pagine! Ed è straordinario rendersi conto che il protagonista (che narra in prima persona), nonostante certe sue mire e intenzioni abbiette e incondivisibili, riesca quasi ad entrare nelle grazie del lettore. La trama lineare aiuta ad allegerire una certa tendenza all'essere prolisso dell'autore; nell'insieme l'esperienza di lettura risulta piacevole in maniera omogenea. Un romanzo che osa (a mio parere, tuttavia, nonostante l'opinione generale, in maniera molto delicata). Per quanto riguarda l'edizione Adelphi, nulla da ridire; curata in ogni aspetto. In conclusione, un libro da leggere, e che non può mancare nella propria libreria!
Lolita milunia

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voto 5 su 5 #lamiarecensione Sicuramente questo è uno dei libri scritti meglio che abbia mai letto. Virtuosismi e giochi di parole lo rendono una lettura scorrevole e piacevole per chiunque. Per di più ha l'insana, geniale, stupefacente capacità di farti empatizzare col "cattivo" in questione, uno che nei soliti telefilm gialli sarebbe un semplice mostro, qui è un uomo, con aspettative, aspirazioni, tentativi di repressione dei suoi istinti più beceri, e soprattutto una quantità di vergogna che pochi possono immaginare. Lentamente si entra nel mondo della sua malattia mentale, con pochi indizi su ciò che sta accadendo esternamente: rimane il fatto che è uno dei pochi libri che invece di suggerire la gogna con facili moralismi tenta di capire appieno le motivazioni del "male". Motivazioni più che spesso molto umane, che tuttavia non escludono il dolore della ragazzina, Dolores, che rimane in secondo piano sui deliri del protagonista, ma di cui si coglie perfettamente il dolore, la vergogna, la solitudine, che un'esperienza del genere comporta. Ma il punto di forza di questo libro sta proprio nell'immedesimarsi con l'antagonista, col "mostro", altrimenti condannato alla gogna da un esercito di lettori intraprendenti e moralmente ineccepibili. L'unica cosa da fare è leggerlo: si rimarrà stupiti anche solo dalla prosa tanto ricercata e tecnicamente superiore alla maggior parte dei libri che ho letto.
Lolita menard

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voto 5 su 5 #lamiarecensione Nella postfazione, Nabokov giustifica la "liceità" letteraria di Lolita con la sua "voluttà estetica": una caratteristica, oltre che un'intenzione artistica, senza la quale per l'autore non esiste alcun buon romanzo. Quindi il "tema" (in questo caso quello mai nominato della pedofilia) non è il fine del romanzo; ne è semmai l'epifenomeno, un'emanazione, o al massimo un parziale contesto in cui far vivere l'arte, in cui costruire episodi che siano significativi a un livello prima di tutto artistico, e non tematico o morale. Lolita infatti non è uno studio sulla pedofilia; non illustra, non ammonisce, non allegorizza, ma vive del proprio potere estetico, del proprio gioco interno di rimandi, di enigmi sotterranei, di luminosa arguzia linguistica. Lolita concede poco al lettore casuale che, avendolo magari incautamente inquadrato come romanzo di tema "scabroso", si aspetti una qualche obbligatoria soddisfazione, un obolo pagato alla mediocre letteratura del tabù: non solo perché in Lolita è l'allusione divertita a risolvere i pochi e periferici riferimenti alla sessualità fisica, ma perché la vita del romanzo sta altrove: nelle immagini letterarie, nelle parole, nel divertissement, nell'arte.
Lolita hargonge

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voto 3 su 5 Romanzo controverso quello di Nabokov, dove il protagonista non è un personaggio fragile, quasi abbietto, sedotto o seduttore della piccola Lo, di sicuro una ragazzina particolare, forse impertinente, ma pur sempre una ragazzina. Non è facile leggere il libro senza provare dispiacere o repulsione per entrambi i protagonisti, eppure non è facile nemmeno staccare gli occhi dalla trama. Un classico intramontabile, ancora molto attuale.
Lolita grrsuarez

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voto 5 su 5 Lolita è qualcosa di magnifico, sia in positivo che negativo. Rappresenta un limite che se superato può portare ad una amore doloroso, al masochismo. Se poi la cosa è reciproca...
Lolita

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voto 5 su 5 E' da tempo che voglio avere il piacere di leggere questo libro . Dopo un pò ho accantonato l'idea ma domani corro subito in libreria a comprarlo. Semplicemente fantastico.
Lolita

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voto 5 su 5 ASSENZA Bastava un tuo sorriso per mostrarti bella dentro e fuori come un inno alla grazia, malgrado le tue smorfie ed i tuoi capricci, desiderabile, né donna e né bambina, favolosa e splendida con la tua travolgente sensualità acerba mista di malizia e d'innocenza. Eri un cucciolo indifeso tra le mie braccia, non riuscivi a tirare fuori la donna che stava nascendo in te. Di quella mia incantevole lolita che mi aveva stregato persino l'anima fino a possedermi del tutto, e del suo sconvolgente modo di essere, non mi rimane ora che l'eco di un coro di fanciullesche voci udite in lontananza e perdute per sempre come foglie morte sparse lungo il sentiero in una stordita calma irreale. È la mia fine come uomo, l'apice della mia ispirazione come artista. La mia vita è ormai alla deriva nelle tue mani di bambina obbedisce al tuo volere senza più orgoglio, senza dignità. Mi tormenta l'immagine dei tuoi coetanei che posano i loro sguardi carichi di desiderio sul tuo giovane corpo. È folle il pensiero che la tua verginale bellezza appartenga esclusivamente ad un uomo della mia età ma più ti sento irraggiungibile e più cresce in me il desiderio di averti. Come un vecchio mendicante ormai solo ed esausto, chiedo ancora ad una ragazzina che non ha colpa, l'elemosina d'un amore che mai potrà darmi. OSSESSIONE PER UNA NINFETTA (Dal libro Lolita di V. Nabokov) Spiccava col suo giovane corpo e l'aria da bambina tra la gente ignara quel piccolo micidiale demonietto, inconsapevole anche lei del proprio fantastico potere. Mi guardò col suo visino indecifrabile di ragazzina tredicenne come se mi avesse letto il desiderio negli occhi fino ad intuirne la profondità e nel preciso momento in cui i nostri occhi s'incrociarono, tra di noi si stabilì subito un'intesa capace di annullare in quell'attimo qualunque barriera ed io non avrei potuto abbassare gli occhi neanche se fosse stata in gioco la mia vita. La sfiorai ma senza osare toccarla, respirai intensamente quella sua delicata fragranza che sapeva di borotalco e da quel punto così vicino eppure disperatamente lontano ebbi per la prima volta la consapevolezza, chiara come quella di dover morire, di amarla più di qualsiasi cosa avessi mai visto o potuto immaginare e di voler essere il primo ad assaporare quel piacere proibito che soltanto la mia giovanissima dea dell'amore avrebbe saputo offrirmi in un paradiso illuminato dai bagliori dell'inferno. Un uomo normale, forse per vergogna o sensi di colpa, scaccerebbe via dalla propria mente simili pensieri. Bisogna essere artisti, eterni bambini sempre in volo senza logica nè equilibrio folli di malinconia e di disperazione di solitudine e di tenerezza per lasciarsi totalmente trasportare e tormentare dalla magica ossessione per quella ninfetta. www.attraversandoilsole.co.nr
Lolita

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voto 4 su 5 Lolita, Lolita, Lolita. Che un romanzo dall'argomento così scabroso (benchè affrontato con la maestria di Nabokov e senza una sola scurrilità) sia stato pubblicato senza censure (mi pare) più di 50 anni fa, vi fa capire della sua grandiosità e della sua imperdibilità. Scusate ma l'ho appena finito di leggere e non riesco a trattenermi... Lolita, Lolita, Lolita, LO.LI.TA!
Lolita

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voto 4 su 5 Ho deciso di leggere questo libro x conoscere chi era Lolita, sinonimo di erotismo e sensualità. Ma leggendolo ancora ora non capisco perchè ci sia questo connubio visto che Lolita è la povera vittima delle violenze di un patrigno ossessionato dalla sua bellezza fugace, tanto che a volte era illuminato da ''epifanie'' (come le chiamerebbe il vecchio joyce) in cui si rendeva conto che la sua piccola Dolly stava cambiando e non era più la giovane ''ninfetta'' 12enne. Questo, come diceva un altro commento, non è il romanzo di Lolita. Lei ne è il fulcro, l'oggetto e il personaggio senza la quale tutto il romanzo non avrebbe senso. Ma il vero motore di tutta la vicenda è lui, l'uomo Humbert, che potrebbe essere paragonato, senza troppe pretese, come archetipo dell'uomo in generale: vittima della donna, del suo fascino, della sua seduzione e del suo gioco di attrazione e abbandono. Ecco. Forse in qst senso Lolita rappresenta l'erotismo. Ma come dice lo stesso Humbert: ''questa è la mia storia''. E' la storia di un amore, perverso, più che erotico direi viscerale, intenso, ossessivo. Tutti gli aggettivi che possono essere attribuiti all'amore è questo romanzo che, come dice lo stesso Nabokov, non deve lasciare una morale come fanno i grandi classici ma ti fa capire quanto può essere terribile, gioioso, tremendo e idillico l'amore, l'amare qualcuno e rendsersi conto che è stato tutto un sogno, un magnifico sogno, che Humbert ha deciso di rendere eterno mettendolo per iscritto. Io vi do un consiglio, forse è stata solo una mia impressione ma provare non costa niente: dopo aver finito di leggere il libro provate a sentire le parole di ''Fumo e cenere'' dei Finley. Per me quelle parole sono il riassunto migliore di questo romanzo. In caso poi mi farete sapere. Baci
Lolita

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voto 5 su 5 Humbert è in paradiso, illuminato dai bagliori dell'inferno, ma comunque pur sempre un paradiso.Meraviglioso!!!
Lolita

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voto 3 su 5 E' un romanzo scandaloso soprattutto per gli anni durante i quali è stato diffuso: oggi, probabilmente, farebbe meno clamore! L'autore indaga i recessi dell'animo maschile e le passioni del protagonista per la ''ninfetta'' Lolita, di 12 anni, della quale si invaghisce. Per starle vicino, dapprima sposa la madre di lei, poi, quando questa muore, si fa tutore della ragazzina portandola in giro per gli USA e alloggiando insieme a lei sempre in Motel occasionali. Quando perde il suo amore, egli, accecato dalla mancanza di lei, arriva a uccidere colui che ritiene responsabile di aver dato asilo alla piccola Lo. In tutta la storia il protagonista cerca di motivare i suoi comportamenti e spiega come l'attrazione che prova per Lolita sia sincera, anche se è una vera e propria malattia, poiché è attratto un po' da ogni ragazzina carina che vede! E' terrorizzato dall'idea che la sua Lo possa crescere e diventare una donna, la vorrebbe sempre 12enne! E' una storia intensa, ma non pornografica, come lo stesso autore tende a precisare. E' interessante, poiché aiuta a capire come certe persone siano affette da tali sindromi (e ai giorni nostri ce ne sono parecchie...). Il linguaggio è scorrevole e a volte ironico, anche se tale ironia spesso è velata e richiede una rilettura del passaggio in questione per essere realmente apprezzata.
Lolita

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voto 5 su 5 Nabokov è riuscito a ridicolizzare l'uomo in questo libro: prima lo rende schiavo di una ninfetta e poi lo disegna come un mostro capace dello cose più mostruose pur di stare con il suo gioiello. L'amore di Humbert trascende al verosimile: il proteggere Lolita fino a quasi farla scappare non è tanto da amante, ma più da genitore, come se fosse un qualcosa nato da lui e solo suo. Un grande classico che racconta dell'amore e fatti anche moderni di vita.
Lolita

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voto 4 su 5 Straziante come l'amore di Humbert per la sua piccola Lolita. Struggente l'incipit, poetico come pochi, che rende (già da solo) questo libro degno di essere definito imperdibile!
Lolita

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voto 5 su 5 ...una sera tardi accendo la tv e quasi per caso mi metto a guardare un film...LOLITA.....rimango molto colpita e mi compro il libro...forse il più bello che abbia mai letto...............veramente stupendo..........
Lolita

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voto 4 su 5 Lolita è la vera protagonista di questo romanzo?? Credo proprio di no. Forse il titolo più appropriato per questo libro doveva essere, "La strana storia del signor Humbert". Sì, perché tutta la vicenda narrata abilmente da un tormentato Nabokov ruota attorno a lui. Lolita è semplicemente una causa scatenante, tanto che la sua figura si scioglie lentamente col trascorrere del tempo fino a scomparire quasi completamente, mentre quella del povero, dilaniato Humbert si alimenta sempre più in un crescendo beethoveeniano. Per due terzi del racconto il lettore vive felice, compiaciuto di sé, credendo di saper in anticipo che il povero Humbert non è nient'altro che la vittima di un trauma infantile, di un amore non consumato (fisicamente) in età pre adolescenziale, che chiede il conto negli anni della sua maturità vincolandolo ad un'attrazione morbosa, ma sempre sufficientemente razionale e mai volgare, verso le sue piccole, impertinenti, sboccate, "ninfette", ed inveceVladimir Nabokov ribalta tutto! Nella sua geniale semplicità una frase sembra ergersi al di sopra di tutto: "chi può sostenere con assoluta certezza che un uomo sulla quarantina non possa innamorarsi seriamente di una ragazzina di 13, 14 anni?". Certo, non nascondo che esista tra le pagine un velo di sottile morbosità (che però attira il lettore o la lettrice vero?) che a volte offusca la vista a tal punto da impedire di vedere realmente ciò che si nasconde dietro, ma questa vera o presunta morbosità non consiste tanto nella differenza di età che caratterizza i due protagonisti, ma piuttosto nella immane sofferenza di un uomo che ama perdutamente una ragazza e che spera fino all'ultimo (caro lettore) che questo amore venga ricambiato a qualsiasi prezzo. Genio e originalità spesso vanno di pari passo, infatti questo romanzo è uno dei capolavori della letteratura europea, Nabokov è stato tanto coraggioso quanto elegante nella stesura del racconto, ironia, humor nero, cattiveria, citazioni erudite, qui tutto è splendidamente graffiante; peccato solo per qualche frase in francese di troppo e di qualche descrizione pomposa di paesaggi che ora ritengo eufemisticamente noiose, ma che forse in una rilettura futura mi sveleranno altri strani segreti. Stanley Kubrick nel 1962 ne ha fatto un film (che ha poco a che vedere col libro da cui è tratto), peccato che non sia stato tanto coraggioso quanto l'autore del libro stesso, ma in fondo eravamo ancora nella pudica cinematografia degli anni sessanta.FABIO BALLABIO
Lolita

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voto 5 su 5 Ricordo ancora quando,nella polverosa vetrina della biblioteca della scuola,un libro particolare attirò la mia attenzione;sulla copertina rosa pallido era scritto Lolita,nome traboccante di sensualità e femminilità.Il mio prof di lettere(una specie di Humbert fissato con le ragazzine guarda caso)ci aveva assegnato da leggere un libro di letteratura italiana del 900.Avevo già sentito parlare di questo libro e mi aveva incuriosita,così lo presi.Chissà che bel riassunto scriverò al caro professore,pensai,ma per fortuna poi se ne è dimenticato.Lolita è un libro bellissimo e passionale,che sa scandalizzare quanto fare intenerire,far sorridere quanto far piangere.Mi ha davvero colpito e toccato l'anima.è stato molto triste per me restituirlo alla biblioteca(dopo averlo tenuto un anno!).Lolita è una storia d'amore dolce e sofferta,l'unico fiore nel gelido inverno,l'unica luce nell'immensa oscurità,Lolita è...la stessa materia di cui sono fatti i sogni.***Shady Baby 88***
Lolita

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voto 2 su 5 Onestamente non mi piace questo voler rimarcare da parte del protagonista il suo amore per una ragazzina così giovane. Trovo che la sua fantasia malata sia fastidiosa per chi legge (o almeno per me).A dirla tutta, mi ha scandalizzato di meno leggere gli incesti di cui parla John Ford nella tragedia ''Peccato sia una sgualdrina'' o quelli tra Astarte e Manfredi nel ''Manfred'' di Byron.
Lolita

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voto 2 su 5 certo sarà anche un grande capolavoro della letteratura russa ma a me non ha trasmesso nulla. Carine le descrizioni delle sue ninfette ma nel finale mi sono perso completamente. leggevo e rileggevo righe di un libro a me sconosciuto, di un libro che non stavo leggendo. Humbert mette davvero l'uomo nell'assurdo, e a mio parere degrada col passare del tempo. Viaggi noiosi, descrizioni inutili, stile pomposo e fastoso... non vedevo l'ora di finirlo, davvero, ma non per scoprire le fine, tutt'altro... le parti non tradotte dal francese mi facevano andare in ebollizione, Humbert è, secondo me, uno dei personaggi più antipatici della letteratura, ma ancora più antipatica è Lolita, con il suo viso d'angelo e l'animo da donnaccia. Lasciate perdere... se davvero volete leggere un bell'esempio di letteratura europea c'è FLAUBERT o WILDE... o MORAVIA e STEVENSON... se non avete pazienza e cercate libri ''emozionanti'' lasciate perdere Nabokov...
Lolita

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voto 5 su 5 Lolita, Lolita, Lolita, Lolita. Lolita. Il secondo dei libri più belli che io abbia mai letto. Lolita. Lolita. Non è possibile liberarsi di una simile opera d'arte. E' qualcosa di... di... !!! Lolita ovunque. Lolita per sempre. Lo. Li. Ta. E basta. Eccezionale.
Lolita

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voto 4 su 5 '' Ecco la veranda...e improvvisamente, senza neppure avere il tempo di accorgermene, una azzurra onda marina si infranse contro il mio cuore; dal tappetino steso sulla veranda, immersa nel sole, c'era lei, Lolita....'' Si può pensare tutto di questo libro, nel bene e nel male, ma ciò che non si può negare è la poesia che pervade anche i passaggi più scabrosi del romanzo. La Lolita di Nabokov non è una ''ninfetta'', è una dea-bambina che non ha tempo nè età, che non può essere contestualizzata in nessuna categoria, che sfugge alla nostra comprensione e che vive una sua esistenza staccata dalla volontà del suo autore.
Lolita

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voto 4 su 5 ''Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta. La punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato, per battere, al terzo, contro i denti. Lo.Li.Ta. ''Era Lo, semplicemente Lo al mattino, ritta nel suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia, era sempre Lolita.'' Questo è l'inizio. Provate il resto, ma leggetelo lentamente.
Lolita

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voto 5 su 5 Mi ha sempre incuriosito questo nome...quasi sinonimo della malizia femminile...romantico e delirante...il racconto dell'amore eterno...eternamente perduto
Lolita

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voto 5 su 5 Un amore itinerante,in preda al delirio, sofferto ma vissuto fin nelle vene (quanto ci piacerebbe essere amate così). I protagonisti sono assolutamente negativi(un uomo affascinante con un debole per le ''ninfette'' e una ragazzina che la sa lunga)ma è proprio questo che ce lo fa piacere tanto!
Lolita

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voto 5 su 5 Lolita e' un viaggio sofferente ma pieno d'ironia nell'amore, che travolge il protagonista e lo porta fino all'aberrazione ed alla mostruosita'. L'immorale Humbert e' cosi' umano in tutta la sua debolezza che e' impossibile non avvicinarsi a lui ed alla triste Lolita.
Lolita

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voto 3 su 5
L'idea di leggere questo libro è nata dalla curiosità di conoscere la famosa "leggenda" di Lolita. Ero curiosa di sapere quale fossero in realtà le vere caratteristiche di questo personaggio oggi usato come forte simbolo.Beh!Sono rimasta sorpresa di come nei nostri giorni si usi il termine Lolita per descrivere una donna molto maliziosa e con una sensualità di finto infantilismo.Si, perchè in realtà Lolita di Nabokov non era questo...ma come una mente malata voleva vederla. Questo mi fa pensare che forse se si viene definite delle Lolite in modo dispreggiativo è perchè nella nostra società c'è qualche mente "malata"...
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