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1938, Appennino tosco-emiliano. Un prete viene ritrovato morto in un fiume. Sembra un incidente, ma un maresciallo dei carabinieri dovrà affrontare altre morti inquietanti prima di risolvere un mistero che affonda le sue radici in un passato di dolori e miserie.
Un eclettico cantautore e un noto giallista danno vita a un indimenticabile romanzo poliziesco.

Dettagli down

Generi Gialli Noir e Avventura » Legal thriller e thriller politico , Romanzi e Letterature » Legal, Thriller e Spionaggio

Editore Mondadori

Formato Ebook con Adobe DRM

Pubblicato 15/03/2016

Lingua Italiano

EAN-13 9788852071935

1 recensioni dei lettori  media voto 4  su  5
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Macaronì renzo.montagnoli1

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voto 4 su 5 Che in poco tempo in un paesino dellAppennino ci siano quattro morti sospette è già di per sé una serie di eventi insolita, ma che poi si tratti di omicidi ha addirittura dellincredibile. Il maresciallo dei carabinieri Santovito, esiliato lì per uno sgarro che probabilmente aveva a che fare con il fascismo allepoca al potere, brancola nel buio e lunica ipotesi che gli sembra plausibile è che si tratti delitti collegati a opera di una sola persona. Peraltro trova non poche difficoltà nel corso delle indagini a causa di una certa omertà che vede gli abitanti del paese tacitamente uniti. Cè chi qualcosa sa, cè chi certamente sa molto, come il parroco di un vicino paese, ma sta di fatto che nessuno vuole parlare. E questo silenzio, è questa diffidenza che soprattutto fanno andare in bestia il tutore della legge che si mette a fare la voce grossa, ma che soprattutto cerca di entrare nella psicologia degli abitanti, fra i quali ci sono una contessa che fa una vita ritirata, cè una sua bella cameriera che fa girar la testa agli uomini e particolarmente allappuntato dei carabinieri, cè Bleblè il compagno del maresciallo al tavolo delle carte in osteria, insomma un campionario di varia umanità in cui troveremo due delle vittime, mentre le altre due, un parroco e il precedente maresciallo dei carabinieri, sono già cadaveri a inizio romanzo. In realtà cè qualcosa che sembra accomunare gli assassinati che per un motivo o per laltro sono stati in Francia, dove i nostri emigranti (un tempo eravamo noi a cercare di scappare dalla miseria) erano chiamati dai locali Macaroni, anzi Macaronì, con laccento sulla i. Sarà unindagine difficile, legata a un paio di fatti accaduti molti anni prima, tanto che per buona parte del libro ricorrono capitoli flashback, però molto ben inseriti, tanto che non danno fastidio e anzi si fanno apprezzare, però, come in ogni giallo che si rispetti, nella partita combattuta fra la legge e il colpevole questo finirà con il soccombere con una conclusione forse imprevedibile, ma perfettamente logica. Con Macaronì abbiamo a che fare con un poliziesco che non scimmiotta le analoghe produzioni americane, ma che è strettamente legato al nostro paese, con ambientazione nostrana e protagonisti che sono schiettamente italiani. Non ci saranno scene di violenza, inseguimenti e sparatorie, ma latmosfera tesa di un paese che scopre dentro di sé un assassino e che pur tuttavia non vuole ammetterlo è resa in modo splendido. E proprio per questo che la lettura, assai piacevole, è senzaltro consigliata.

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