«Sottosuolo» è la sfera della vita psichica, nella sua intimità libera e irrazionale, necessariamente in urto con le leggi del mondo esterno; è disarmonia radicale tra l'informe privato e l'ordine di facciata, che alimenta una perpetua e morbosa irritabilità, un costante senso di irrequietezza e di risentimento; è assenza di legge o convenienza imposta dalla società o dal prossimo. L'uomo autentico non è l'uomo esteriore, la maschera che circola per il mondo, ma quello interiore, che si rifugia e si nasconde nella propria tana. Memorie dal sottosuolo è un'opera fondamentale nel percorso dell'autore: d'ora in poi tutti i personaggi di Dostoevskij avranno un «sottosuolo» e vi penetreranno per poi risorgere rigenerati o per affondarvi senza speranza, senza soluzione.
Ciò che dirò non sarà molto perché questo libro soprattutto mi ha spiazzata.
È la prima lettura che faccio di Dostoevskij e mi sento di dire che lo stile di questo autore mi ha disarmata.
In questa opera ogni cosa viene descritta e presentata nel modo più verosimile possibile alla realtà, senza troppi giri di parole, in modo semplice e allo stesso tempo crudo e diretto.
Mi è piaciuto molto il modo in cui lautore dà limpressione di anticipare i pensieri del lettore, creando quasi uninterazione tra lui e il protagonista, portandolo a riflettere.
Asia Paglino - 10/02/2020 10:53