Nel continente di Genabackis è sorto un nuovo e terrificante impero: il Dominio di Pannion, che invade la terra inghiottendo tutti coloro che non si sottomettono al voler del Veggente. Ma una scomoda alleanza intralcia il cammino del re-sacerdote del Dominio: mentre diversi clan di più antica discendenza si accingono a riunirsi, in risposta a un richiamo primordiale, i T'lan Imass insorgono poiché un'ombra cupa e malvagia minaccia il mondo...
Terzo notevole romanzo (1° parte) dell'Impero Malazan e i suoi caduti; sin dall'epilogo.
Erikson non è una facile lettura (chi ci ha provato lo sa), ma rispetto ai precedenti volumi l'autore comincia a incastrare alcuni preziosi tasselli, a penetrare più a fondo nei segreti del suo mondo, e a ripagare i lettori (che hanno avuto la costanza di aspettarlo) con illuminanti rivelazioni, spesso da brivido.
Ha inoltre agito sulla caratterizzazione dei personaggi vecchi e nuovi, accentuando una dimensione umana che spesso mi ha emozionato, e arricchendo quelle sfumature solo accennate in precedenza. Più vivi, insomma, meno diffidenti; anche quelli che inizialmente sembravano i più distaccati.
Mi sono ritrovato spesso a voler essere effettivamente presente alla situazione che stavo leggendo in quel momento, a seguirne i dettagli e a guardare in faccia i protagonisti, come fossero amici intimi. Come fossero veri.
Qui il grado di creatività si eleva maggiormente, scopre ulteriori livelli di lettura e continua a stupire per la fantasia messa in campo; articolata e mai ordinaria.
Erikson si riconferma serio, solido e nettamente al di sopra di molti suoi colleghi.
Entusiasmante.
Memorie di ghiaccio. La caduta di Malazan. 3/1.
Anonimo - 14/07/2008 12:53
5/
5
Iniziamo con i dati negativi di questo libro.
Primo la scelta di Armenia di dividere il libro originale in 2 parti.
Ti trovi alla fine della prima parte a metà storia, mentre chi dovesse acquistare la seconda parte dovrebbe partire dal capitolo quattordicesimo(????) e quindi ne risulterebbe illeggibile.
Secondo punto negativo è che non è un libro fantasy facile. Giusto per capirci siamo più sul genere George R. R. Martin, che sul genere Licia Troisi.
Qui i personaggi, le Case, le Razze, gli Dei, i Popoli, si incrociano e si aggrovigliano in modo a volte contorto.
Come per i suoi precedenti romanzi Steven Erikson, parte in modo complesso, confuso ed irritante, tanto che a volte ti verrebbe voglia di prenderlo a martellate. Per risultare meno complesso, consiglio di leggere prima i 2 suoi precedenti libri sulla saga dei Malazan. Ma detto questo, se superate le prime 100/150 pagine, poi il libro inizia ad accelerare, sempre di più, in una folle corsa di quasi 900 pagine che compongono il libro. Una corsa che ti coinvolge e che ti fa battere forte il cuore e pompare sangue nei muscoli.
Che dire il libro è bellissimo, le battaglie sono memorabili, gli eroi sono fantastici, le storie di amore, odio, sacrificio, eroismo, ti prendono, ti attorcigliano le budella e non ti mollano più. Alla fine ridi, piangi, tifi e ti esalti per i personaggi presenti.
Cosa altro possiamo chedere ad un libro fantasy?
Penso che in questo momento si possa inserire Steven Erikson, nel pantheon degli scrittori fantasy.
Per chi ama il genere un libro assolutamente da non perdere.
Anonimo - 22/02/2009 10:42
Anonimo - 14/07/2008 12:53