Che cosa hanno in comune Google e la barriera del suono, gli asini e i calci di rigore, la Cappella Sistina e il regno di Facebook? Apparentemente nulla, ma cambiando prospettiva, e guardando le cose senza preconcetti, se ne può cogliere l'intimo legame, e scoprire che il mondo in cui viviamo non è poi così scontato. In questo viaggio sorprendente per i sentieri tortuosi del progresso umano, sulle tracce dei pionieri che hanno saputo andare oltre il senso comune, Massimo Marchiori ci accompagna lungo l'evoluzione umana, tecnologica ma anche sociale, e le reciproche relazioni, che trovano la propria sintesi nelle pulsioni dell'uomo. Dall'elefante di Internet all'insolita storia della salamandra, dall'algoritmo della carta igienica alla scoperta della vera "mamma di Google", il libro affronta con leggerezza di tono e profondità di argomenti le contraddizioni del mondo reale e di quello virtuale, e le questioni calde della comunicazione del sapere e del futuro del progresso. Un futuro in cui l'uomo, nonostante tutto, è ancora il protagonista.
Lumanità del bit si svela attraverso il pensiero di Massimo Marchiori e di un libro che, al di là delle metafore che caratterizzano un nuovo modo di intendere il progresso, rivela, come dice un famoso detto che In vino veritas.
A proposito Massimo ci ricorda come i veri valori, a mio avviso intrisi di verità perché magari funzionano, sono da ricercare nelle strade più semplici, quelle che vanno dritte al cuore. Possiamo parlare del cuore di un problema o di quello delle persone abitanti questo nostro Universo, quello che ci accomuna non è dato dalla tecnologia oggi più o meno che in passato ma dalla consapevolezza che lUomo cercherà sempre un compagno di viaggio con il quale condividere il proprio sorso di vita.
Maria Giovanna Barone
Maria Barone - 09/06/2015 15:13