Cosa accade dentro di noi quando qualcuno che amiamo muore? Lamia, ragazza forte e intelligente, lo sperimenterà sulla sua pelle. Molto legata al suo anziano cane, Otto, e alla sua vicina Marzia, dovrà affrontare un momento molto difficile quando prima uno e poi l'altra moriranno. Da questo momento, una serie di cose strane inizieranno ad accadere: lampioni tremolanti, rumori forti nel giardino, ombre minacciose. La presenza del nuovo vicino, Michele, complicherà ancora di più le cose. Come farà Lamia, con l'aiuto della sua amica Lu, a superare tutto questo? Un graphic novel in cui la realtà brutale dei sentimenti, il mistero e il fantastico si intrecciano alla perfezione, regalando momenti di pura suspense.
Lopera non ha punti deboli, è un fumetto che funziona in tutto, tocca corde e sentimenti profondi, è visivamente bellissimo ed è un congegno narrativo perfetto: [SPOILER ALERT]
- i colori sono meravigliosi per come sono scelti e come sono usati
- i disegni sono di grande espressività, non solo per quanto riguarda i personaggi - davvero impossibile non immedesimarsi nella graziosissima protagonista Lamia! - ma anche per i luoghi: durante la lettura mi sembrava spesso di essere lì, assieme a quei personaggi, davanti a quella scuola, in quel campetto, in quella casa abbandonata...
- la sceneggiatura è perfetta, non ha momenti vuoti, ha un ottimo ritmo, si sviluppa come un giallo: chi sarà il mostro? Michele, che spia in anticipo tutti i luoghi dove poi il mostro agisce? Il giardiniere, che è uguale all'immagine nel libro di Varesi, e si aggira sempre ovunque con fare sospetto? O lo stesso professor Varesi, appassionato di libri di occulto? Nessuno di questi, ma il cane Otto: in questo modo la parte finale si riallaccia mirabilmente a quella iniziale, che in un primo momento poteva sembrare utile solo alla caratterizzazione dei personaggi. La parte iniziale e quella finale sono commuoventi, mi sono commosso tre volte e profondamente: basterebbe la profondità e delicatezza dei sentimenti che vengono suscitati a rendere grande questo fumetto, ma oltre a questo è davvero avvincente nella costruzione della trama a giallo, e disegni e colori sono stupefacenti... Le tavole grandi, come quelle alle pp. 4, 21, 23, 138 sono capolavori di costruzione e inquadratura, mentre la metamorfosi di Otto a p. 137 è poesia. Anche la prima visione integrale del mostro, a p. 106, è oltremodo suggestiva, dopo tante tavole realistiche.
- Oltre a queste macrostrutture che funzionano perfettamente, è tutto anche curato nei minimi dettagli: dagli orecchini di Lucia a forma di pallone da calcio e la maglia della calciatrice Gama nella sua camera, al simbolo inquietante nella cartella di Michele, che alimenta subliminalmente la suspence e lalone di mistero.
- Lo spaccato di quotidianità, scolastico, cittadino e multietnico, è di un realismo spontaneo e naturale che raramente si trova nei film e nei romanzi ambientati nel quotidiano: nel rappresentare il contemporaneo si nota sempre nella maggior parte delle opere un qualcosa di artefatto e forzato che il lettore o lo spettatore perdona volentieri in ossequio al patto narrativo. Ma qui non cè nulla da perdonare e, nonostante ci siano elementi fantastici, le parti realistiche e quotidiane appaiono di una naturalezza e spontaneità difficilmente raggiunte da altre opere di oggi. Così lelemento fantastico, in questa cornice vera e quotidiana, prende maggior risalto e raggiunge vette altissime di realismo magico.
- Non da ultimo, il messaggio morale, che dai tempi di Esopo e Fedro chiude sempre una bella favola. Il mostro si inserisce con così grande naturalezza negli eventi narrati perché è un mostro che realmente affrontiamo nelle nostre vere vite: lincapacità di elaborazione del lutto. Quando Lamia accetta finalmente la morte del suo adorato cane Otto è pronta per una nuova storia, per una nuova vita, per la gattina che viene portata da Michele alla porta della sua casa.
Difficile trovare una storia più bella sullelaborazione del lutto, sfido chiunque a trovarla e, comunque sia, di certo questa ne è una delle più belle interpretazioni possibili.
Leonardo Fratini - 21/11/2023 10:48